A Qualiano, una cittadina nella provincia di Napoli, una scrutatrice di 24 anni ha abbandonato il suo incarico elettorale senza, apparentemente, una valida motivazione. La donna, impiegata come scrutatrice in uno dei seggi della città, ha lasciato il suo posto rifiutandosi di tornare e fornendo inizialmente giustificazioni inconsistenti. Solo in seguito ha ammesso di aver abbandonato il seggio a causa della retribuzione che considerava inadeguata.
La cronaca dell’abbandono
L’abbandono del seggio da parte della scrutatrice ha avuto luogo in serata, durante il processo di scrutinio. Le autorità locali, allertate dell’assenza ingiustificata, hanno inizialmente cercato di rintracciarla per ottenere spiegazioni. Dopo aver fornito una serie di scuse poco convincenti, la giovane donna ha ammesso che la sua decisione di non ritornare al seggio era motivata dalla bassa paga. Sentendosi sottopagata per il lavoro svolto, ha deciso di protestare abbandonando il suo posto.
La reazione delle autorità non si è fatta attendere: i carabinieri della stazione locale di Qualiano hanno proceduto a denunciare la scrutatrice per abbandono di seggio senza legittimo motivo. Nonostante l’abbandono, le operazioni di scrutinio sono proseguite regolarmente grazie alla presenza degli altri membri del seggio, garantendo così il normale svolgimento delle operazioni elettorali.
La retribuzione degli scrutatori
Questo episodio solleva una questione più ampia riguardo alle condizioni e alla retribuzione degli scrutatori. Gli scrutatori, così come i presidenti di seggio, svolgono un ruolo cruciale nel garantire la trasparenza e la correttezza delle elezioni. Tuttavia, la loro retribuzione è spesso oggetto di critiche e dibattiti.
Nel 2024, il Ministero dell’Interno ha deciso di aumentare del 15% il compenso per chi svolge le funzioni di scrutatore o di presidente di seggio. Questo aumento, ufficializzato tramite una circolare del 18 aprile, mira a incentivare più persone ad accettare tali incarichi. In particolare, per le elezioni europee e comunali del 2024, gli scrutatori riceveranno un gettone di presenza di 110,40 euro, mentre i presidenti di seggio otterranno 138 euro. Se si svolgono più di una votazione, come nel caso delle elezioni comunali o regionali combinate con quelle europee, i compensi aumentano ulteriormente.
Dettagli sui compensi nel 2024
Per comprendere meglio l’entità degli aumenti, vediamo nel dettaglio i compensi previsti per le diverse situazioni. Elezioni europee singole: scrutatori: 110,40 euro, presidenti di seggio 138 euro. Elezioni europee e comunali o regionali: scrutatori 163 euro, presidenti di seggio 209,50 euro. Elezioni multiple (Europee, Regionali e Comunali): scrutatori 188 euro, presidenti di seggio 246,50 euro. Questi aumenti sono significativi se paragonati ai compensi degli anni precedenti. Ad esempio, nel 2019, gli scrutatori ricevevano 96 euro e i presidenti di seggio 120 euro per le elezioni europee. L’introduzione di questi nuovi compensi rappresenta quindi uno sforzo per rendere più appetibili questi ruoli fondamentali nel processo democratico.
La selezione degli scrutatori e dei presidenti di seggio
La scelta degli scrutatori e dei presidenti di seggio avviene tramite un processo specifico. Gli interessati devono comunicare la loro volontà di iscriversi alle liste elettorali del proprio Comune di residenza. La scadenza per l’iscrizione è solitamente fissata al 30 novembre di ogni anno. La nomina viene poi ufficializzata tra 20 e 25 giorni prima dell’elezione.
Il lavoro degli scrutatori è fondamentale per garantire la regolarità e la trasparenza delle operazioni di voto. Gli scrutatori sono responsabili della verifica delle schede elettorali, assicurandosi che ogni voto sia conteggiato correttamente. Devono essere presenti durante tutta la durata delle operazioni di voto, dalle prime ore del mattino fino a tarda notte, spesso lavorando per molte ore consecutive senza pause significative.