A quale temperatura impostare l’aria condizionata? Dietro questa domanda si celano i punti deboli dei condizionatori
Non è semplice contrastare il caldo, soprattutto considerando la bolletta dell’elettricità, l’impatto ambientale e i regolamenti locali, senza dimenticare i possibili rischi per la salute dovuti agli sbalzi di temperatura. Chi possiede l’aria condizionata in casa diventa oggetto di invidia durante questa stagione, anche da parte di chi non lo ammette.
Quello che gli altri spesso ignorano è che gestire un condizionatore può essere complicato, a partire dalla scelta dei tempi e della potenza. Ma qual è la temperatura ideale per il condizionatore di casa?
Ecco i consigli degli esperti internazionali, che tengono conto delle diverse variabili, comprese le preferenze personali, per individuare i parametri corretti e impostare il condizionatore nel modo migliore.
Qual è la giusta temperatura per i condizionatori di casa?
Impostare correttamente il condizionatore può sembrare semplice, ma ci sono molti fattori da considerare. Il consumo energetico e la conseguente spesa per la bolletta elettrica sono tra le principali preoccupazioni, insieme alla salute, soprattutto di bambini e anziani, più sensibili agli sbalzi termici.
Pertanto, non esiste una temperatura ideale per tutti, ma solo un range entro cui scegliere in base alle proprie esigenze. È importante anche evitare un uso eccessivo degli elettrodomestici per ridurre l’impatto ambientale, preferendo apparecchi con alta efficienza energetica.
Passiamo ai numeri: secondo il ministero dell’Ambiente giapponese, la temperatura ottimale è di circa 28 gradi Celsius, supportata anche dalla Corea del Sud e dall’azienda Toronto Hydro, che consiglia questa temperatura per mantenere la casa fresca quando non si è presenti. Molti potrebbero considerarla troppo alta, ma è importante tenere conto delle differenze geografiche e culturali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità è più flessibile, raccomandando una temperatura di circa 27 gradi Celsius, suggerendo di utilizzare un ventilatore per percepire maggiore freschezza.
La Spagna, la Grecia e l’Italia hanno adottato questo limite per i luoghi pubblici (esclusi gli ospedali) e consigliano di fare lo stesso nelle abitazioni. In questi paesi, c’è una tolleranza di circa 2 gradi, quindi è possibile trovare strutture con temperature più basse.
Alcuni raccomandano temperature più basse; ad esempio, la Toronto Hydro suggerisce di impostare i condizionatori a 26 gradi Celsius, lo stesso limite suggerito dalla Canadian Standard Association per gli edifici abitati, con un intervallo consigliato tra 23 e 26 gradi.
Il governo di Hong Kong suggerisce una temperatura di 25,5 gradi Celsius, mentre l’American Society of Heating, Refrigerating and Air Conditioning Engineers (ASHRAE) consiglia di scendere fino a 24 gradi Celsius, raccomandando addirittura temperature più basse durante le ore notturne. In Nord America, è comune impostare il condizionatore intorno ai 22 gradi Celsius.
La media ottimale si trova tra 22 e 28 gradi Celsius. Considerando che 22 gradi è un limite piuttosto basso, la soluzione migliore è mantenere la temperatura intorno ai 25/26 gradi Celsius. Secondo gli esperti, questa temperatura rappresenta un giusto compromesso tra comfort e sicurezza, anche per le persone più vulnerabili.
Per queste ultime, è importante garantire un passaggio graduale tra le diverse temperature, evitando sbalzi bruschi che possono essere dannosi per l’organismo.
Un’opzione molto popolare è quella di programmare l’accensione dei condizionatori quando la casa è vuota o durante la notte, ottimizzando così il tempo di utilizzo e mantenendo l’ambiente fresco più a lungo.
A seconda del contratto con il fornitore di energia elettrica, questa pratica potrebbe anche portare a risparmi. È però consigliabile che la temperatura interna non sia troppo bassa rispetto a quella esterna e che l’uso dei climatizzatori venga ridotto durante il giorno, sfruttando il fresco accumulato in casa.