Le spiagge della Sardegna sono uno spettacolo di per sé, ma in una in particolare puoi fare un incontro davvero strano per essere al mare
La Sardegna, d’estate, si trasforma in una sorta di paradiso terrestre. Da Nord a Sud, passando per la costa orientale e quella occidentale, in ogni angolo dell’isola ci si imbatte in spiagge da sogno fatte di sabbia finissima e bianchissima e acque cristalline. Certo, arrivarci non è poi così semplice, soprattutto in termini economici, ma per chi ha la fortuna di viverci, qualsiasi altro pezzo di mondo può solo impallidire al cospetto.
Di pari passo a questa bellezza naturale, i sardi ci hanno tenuto molto a preservare l’habitat evitando di costruire a ridosso del mare, e non è così difficile che, in determinati periodi dell’anno, si possano trovare anche delle ‘strane’ creature a prendere il sole con voi.
È il caso di Berchida, gioiello della costa nord-orientale della Sardegna, in cui in primavera si possono trovare delle mucche bianche distese al sole della mezza luna lunga cinque chilometri di dune di morbida sabbia candida, bagnate da un mare cristallino e ricoperte da ginepri secolari, che formano delle capanne naturali.
Dove si trova la spiaggia di Berchida, famosa per dare ristoro alle mucche bianche
Se nello spettacolo delle mucche ci si può imbattere soltanto durante la primavera, tutto l’anno e specialmente in estate la spiaggia di Berchida è considerata una delle più belle del Mediterraneo. Per riuscire a scovare questo piccolo pezzo di paradiso si deve andare a Siniscola, in Baronia, da cui dista pochi chilometri.
Essendo grande e spaziosa difficilmente è affollata, e per questa ragione è anche una meta perfetta per distendersi e rilassarsi, ammaliati dai colori che vanno dal verde al turchese del fondo marino. Non solo, perché come dicevamo prima, i ginepri secolari e la macchia mediterranea fanno da contorno anche al rio Berchida, che nella sua foce forma un piccolo stagno dove vivono numerose specie animali.
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A ridosso della spiaggia, si possono trovare poi due aree archeologiche nelle quali sorgono i resti dei nuraghi Conca Umosa e Paule e’ Luca. Mentre dopo una lunga camminata si possono raggiungere a nord le splendide dune di Capo Comino e s’Ena e sa Chitta, altri tre chilometri di sabbia bianca finissima, chiusa da scogli in prossimità di un vecchio faro, dove si trova la piccola Isola Rossa. Alle spalle c’è una pineta di pini d’Aleppo e domestici di circa mezzo secolo. Ancora più a Nord si trova ancora il piccolo borgo di pescatori di Santa Lucia, sorto attorno a una torre aragonese e alle spalle di una bella spiaggia di sabbia bianca, e la rinomata località turistica La Caletta.