Secondo i medici sono 4 le abitudini che ti faranno vivere fino a 100 anni. Lo dice la scienza, mettile in pratica anche tu.
Studi scientifici recenti hanno dimostrato che le persone più longeve al mondo pongono in essere delle abitudini comuni. La longevità è una caratteristica di poche persone, anche se negli ultimi anni, il numero dei centenari è aumentato. Le persone vivono più a lungo e gli scienziati sono concordi nell’affermare che tra qualche anno, la vita si allungherà ulteriormente. Ma esiste l’elisir della longevità? Secondo i medici la risposta esatta è: “dipende”.
È infatti incontrovertibile che la genetica abbia un ruolo preponderante; i centenari, infatti, sono meno predisposti a sviluppare malattie croniche e riescono ad essere autosufficienti ben oltre i 90 anni. La genetica dunque gioca un ruolo fondamentale, ma è altrettanto vero che adottare delle sane abitudini quotidiane aiuta. Lo hanno dimostrato i ricercatori australiani. Gli scienziati di Sydney hanno poi pubblicato le risultanze su The Conversation, analizzando lo stile di vita e le abitudini di persone aventi tra compresa tra i 95 e i 100 anni. È emerso che tutti avevano specifiche abitudini.
1. Consumo ridotto di sale. I centenari mangiano bene e, in generale meglio di coloro che a causa delle abitudini alimentari scorrette sviluppano malattie. Inoltre è stato dimostrato che nel corso della loro vita hanno consumato poco sale, fattore che ha contribuito alla longevità. La maggior parte dei centenari preferiva infatti diete ipocaloriche e, a basso contenuto di sale.
2. Basso consumo di farmaci. Dallo studio è emerso che i centenari avevano assunto nel corso della loro vita pochi farmaci e, soltanto nel caso in cui fossero stati previamente prescritti dai medici. Questo dato potrebbe indicare dunque che un ridotto consumo di farmaci, se non nei casi necessari, è funzionale per la longevità.
3. Dormire bene. La ricerca condotta dagli scienziati australiani ha messo in evidenza che tutti coloro che hanno raggiunto i 100 anni o quasi, avevano per lunghi anni goduto di un buon sonno ristoratore, riducendo drasticamente il rischio di sviluppare malattie croniche. La durata ottimale del sonno, è compresa tra le 7 e le 8 ore e gli studiosi si sono accorti che i centenari avevano goduto di un buon riposo notturno per lunghissimi anni.
4. L’ambiente in cui si vive è cruciale. Ben oltre il 75% dei centenari coinvolti viveva in aree di montagna. Questo dato potrebbe essere importante per ulteriori ricerche e, per studiare il nesso tra la natura e il benessere psicofisico. È noto che vivere a contatto con il verde riduca lo stress, la depressione e la pressione sanguigna, l’assenza di queste malattie aumenta l’aspettativa di vita.
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