Parkinson: lo scopri 7 anni prima con un esame del sangue: rivoluzione nella salute

La malattia di Parkinson ci potrebbe essere una diagnosi precoce, grazie all’Intelligenza Artificiale. Ecco cosa ha scoperto la scienza.

La malattia di Parkinson, nota anche come morbo di Parkinson, è una malattia neurodegenerativa, legata ai disordini di movimento.  Nel 1817 fu un medico inglese, James Parkinson,  a pubblicare un saggio, in cui segnalava sei casi di paralisi agitante. Parkinson descrisse il caratteristico tremore a riposo, la postura e l’andatura anomala, la paralisi, la diminuzione della forza muscolare e il modo in cui la condizione progredisce nel tempo.

Parkinson
Donna anziana affetta da Parkinson- (Sardegnaoggi.it)

I sintomi motori tipici della condizione sono il risultato della morte delle cellule che sintetizzano e rilasciano la dopamina. Tali cellule si trovano nella substantia nigra, una regione del mesencefalo. La causa che porta alla loro morte è sconosciuta.

All’esordio della malattia i sintomi più evidenti sono legati al movimento, ed includono tremori a riposo, rigidità, lentezza nei movimenti (bradicinesia) ed instabilità nell’equilibrio. Affinché possa essere ipotizzata la diagnosi di Parkinson, almeno tre di questi sintomi devono essere presenti. Inoltre, i sintomi si presentano in modo asimmetrico (un lato del corpo è più interessato dell’altro).

La malattia di Parkinson è la seconda più comune patologia neurodegenerativa, dopo il morbo di Alzheimer. Compare generalmente compiuti i 60 anni. La prevalenza del Parkinson è molto variabile nel Mondo, con stime che vanno da 15/100.000 abitanti in Cina, a 150-200/100.000 abitanti in Europa e Nord America.

In Italia, in base agli ultimi dati del Ministero della Salute, le persone colpite dal morbo di Parkinson sono circa 230.000, delle quali circa il 5% con un’età inferiore ai 50 anni, mentre il 70% ha un’età superiore ai 65 anni. Si ammalano di più gli uomini che le donne. Per capire se è affetti da questa malattia, che può avere ho un origine genetica o può colpire, chi ha a che fare con lavori che hanno a che fare con idrocarburi o pesticidi, bisogna fare une esame che si chiama neuroimaging.

Parkinson: l’esame che anticipa di 7 anni la malattia

La ricerca scientifica e l’Intelligenza Artificiale, hanno fatto numerosi passi in avanti anche per ciò che riguarda il morbo di Parkinson. Con un semplice esame del sangue, sarà possibile individuare “spie” precoci del Parkinson portando a una diagnosi della malattia ben 7 anni prima dell’insorgenza dei sintomi. E’ la nuova frontiera aperta da uno studio pubblicato su Nature Communications, al quale ha contribuito anche l’Università di Bologna e l’Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna.

Morbo di Parkinson
Il nuovo studio sul morbo di Parkinson- (Sardegnaoggi.it)

Questa analisi permetterebbe di individuare cure o terapie in grado di rallentare o bloccare la malattia stessa. Gli scienziati hanno scoperto che il ramo dell’Intelligenza artificiale chiamato machine learning, analizzando un pannello di 8 biomarcatori nel sangue, le cui concentrazioni sono alterate nei pazienti con malattia di Parkinson, è riuscito a fornire una diagnosi con un’accuratezza del 100%. Questo strumento ha previsto correttamente che 16 pazienti avrebbero sviluppato il Parkinson ed è stato in grado di farlo fino a 7 anni prima dell’esordio di qualsiasi sintomo.

Con finanziamenti sufficienti, entro due anni, secondo i ricercatori questo strumento aiuterebbe molto chi sarà affetto dal morbo di Parkinson.