Alessandro Borghi si confessa e dichiara di avere la sindrome di Tourette, la scoperta grazie alla fidanzata psicologa.
La sindrome di Tourette è un disturbo neurologico che colpisce molte persone, spesso accompagnato da tic motori e vocali che possono manifestarsi in vari modi. Alessandro Borghi, l’attore italiano noto per i suoi ruoli in film e serie tv, ha recentemente condiviso la sua esperienza con questa sindrome durante un episodio del podcast Supernova condotto da Alessandro Cattelan.
La sua rivelazione ha colto di sorpresa molti, portando un’attenzione necessaria su un argomento spesso stigmatizzato e frainteso. Borghi, 38 anni, ha raccontato di come la sua fidanzata, la psicologa Irene Forti, abbia scoperto la sua condizione. «Quattro anni fa, mi guardò e mi disse: “Tu non hai dei tic, tu hai la Tourette”», ha spiegato.
Cosa ha detto Alessandro Borghi sulla sua sindrome
La diagnosi è avvenuta in un momento della sua vita in cui, a 34 anni, Borghi non si aspettava di ricevere questa informazione. La sua reazione iniziale è stata di incredulità, ma ha anche riconosciuto che la consapevolezza di avere la sindrome di Tourette non ha cambiato drasticamente la sua vita. Anzi, ha trovato modi per gestire i tic in situazioni sociali, come in cene con amici dove, per evitare sguardi curiosi e possibili malintesi, si sente in dovere di avvisare gli altri della sua condizione.
Parlando della sua vita quotidiana, Alessandro Borghi ha condiviso un aneddoto interessante su come ottimizza il suo tempo per gestire i tic. «Se devo andare al bagno, mi metto sulla tazza e nel frattempo mi slaccio le scarpe. È stupendo. Mi risolve mezza giornata», ha detto, mostrando un approccio pragmatico e umoristico verso la sua condizione. Questo tipo di adattamento è cruciale per chi vive con la sindrome di Tourette, poiché permette di affrontare le sfide quotidiane con maggiore serenità.
Inoltre, la conversazione si è spostata sulla sua vita familiare. Nel 2023, Alessandro e Irene sono diventati genitori di un bambino di nome Heima. L’attore ha descritto il momento in cui ha visto suo figlio per la prima volta come un’esperienza di riconoscimento profondo. «È come se ci fossimo riconosciuti, come se mi avesse guardato e mi avesse detto “ah allora sei tu mio padre eh”», ha dichiarato con emozione. Borghi ha raccontato che il piccolo è già molto curioso e attento all’ambiente circostante, mostrando una particolare affinità per gli aerei. «Ogni giorno con lui c’è una scoperta nuova. È dolcissimo», ha aggiunto, rivelando il suo entusiasmo e amore per la paternità.
In sintesi, la rivelazione di Alessandro Borghi sulla sindrome di Tourette, insieme alle sue esperienze di vita personale e professionale, offre uno spaccato interessante e autentico della sua vita. La sua capacità di affrontare le sfide con umorismo e positività, unita alla sua apertura riguardo a temi delicati, lo rende un personaggio affascinante e rappresentativo di una generazione che cerca di abbattere le barriere e le stigmate legate a condizioni come la sindrome di Tourette. La sua storia serve da ispirazione e promuove una maggiore comprensione e accettazione di chi vive con queste condizioni.