Esami di maturità, oltre 500mila studenti si preparano ad affrontarli

Mercoledì comincerà la prima prova degli esami di maturità 2024. Il tema è uguale per tutti i 526.317 studenti chiamati ad affrontare l’esame di stato

Domani al via agli esami di maturità 2024 per 526.317mila studenti, 512.530 interni e 13.787 esterni che verranno esaminati da 14.072 commissioni, per un totale di 28.038 classi.

Dai licei arriva il maggior numero di candidati, 266.057, seguono quelli degli istituti tecnici, 172.504, infine ci sono 87.756 studenti degli istituti professionali.

Esami di maturità: oltre 500mila studenti si preparano ad affrontarli

Si parte alle ore 8.30 con la prima prova, uguale per tutti, e si prosegue il giorno successivo, giovedì, sempre alle 8.30 con prove diverse secondo le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. Da lunedì prossimo è previsto il colloquio e le commissioni ascolteranno al massimo 5 candidati al giorno.

E’ del 96,4% il totale degli ammessi agli esami di maturità quest’anno. I non ammessi sono quindi il 3,6%. Il maggior numero degli ammessi è il Molise con il 98,2%, seguito dalla Basilicata con il 97,1% dal Veneto con il 96,9% e da Lazio e in Campania con il 96,8%.

Esami di maturità, oltre 500mila studenti si preparano ad affrontarli
Esami di maturità, oltre 500mila studenti si preparano ad affrontarli – ANSA – Sardegnaoggi.it

 

Si boccia di più in Sardegna dove non sono stati ammessi il 7,4% degli studenti, seguita da Valle d’Aosta, Liguria, Toscana e Sicilia. I numeri arrivano direttamente dal ministero dell’Istruzione.

Inoltre per alcuni studenti l’inizio dell’orale slitterà a causa dei ballottaggi delle elezioni, poiché i comuni al secondo turno tornano alle urne domenica 23 e lunedì 24, fino alle ore 15.

I ragazzi in questi giorni si esercitano utilizzando anche l’Intelligenza artificiale: 1 maturando su 4, secondo un sondaggio, sta già utilizzando strumenti come ChatGPT per ripassare il programma.

Solo il 15% però, sta interpellando l’IA in relazione alle tracce del tema scritto, mentre la maggior parte è convinta che sia più utile per l’orale. La prova di domani accerta sia la padronanza della lingua italiana sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. La prova ha una durata massima di 6 ore.

Il ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio 7 tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Nel toto tracce si trovano l’anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, la nascita 150 anni fa di Guglielmo Marconi e quella 120 anni fa di Robert Oppenheimer.

Anche un approfondimento sui temi del cambiamento climatico e le nuove frontiere aperte dall’intelligenza artificiale, secondo gli studenti, potrebbero stuzzicare la “fantasia” dei commissari ministeriali.

Tra gli autori più gettonati ci sono Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Alessandro Manzoni e Giuseppe Ungaretti. Tra le ricorrenze storiche spicca la Prima Guerra Mondiale ma si fa strada anche lo sbarco in Normandia. Confitto israelo-palestinese e guerra in Ucraina insieme ai 20 anni di Facebook con tutto quello che riguarda i social network e la violenza di genere, sono, invece, in cima alla lista delle questioni di attualità favorite.

Parlando di cronaca, a due giorni dalla maturità c’è stata un’ispezione a tappeto che ha preso l’avvio a dicembre con la Guardia di Finanza contro i diplomi facili: attualmente sono 70 gli istituti paritari interessati, di cui 40 in Campania, 15 nel Lazio e 15 in Sicilia.

L’obiettivo dell’ispezione a tappeto in vista della maturità 2024 è garantire che tutti gli studenti affrontino le stesse difficoltà e standard di valutazione, indipendentemente dal tipo di scuola frequentata. Questa misura mira a preservare l’integrità del sistema educativo e assicurare equità nei risultati degli esami di maturità​​.

Dal prossimo anno scolastico entrerà in vigore una nuova normativa, approvata dal Consiglio dei Ministri come parte del Disegno di Legge di Semplificazione del PNRR, che introduce una serie di obblighi per tutti gli istituti paritari, mirati a ridurre il fenomeno dei diplomi facili.

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