È morta Anouk Aimée, l’attrice de La Dolce Vita e di molti altri film

Morta a 92 anni Anouk Aimée, attrice de ‘La Dolce Vita’ ha incantato il pubblico con la sua eleganza, il suo fascino e le sue interpretazioni indimenticabili

È morta all’età di 92 anni l’attrice francese Anouk Aimée, indimenticabile protagonista, tra gli altri, de La Dolce Vita e di Federico Fellini, al fianco di Marcello Mastroianni.

Fra i film che la videro protagonista, anche Un uomo, una donna di Claude Lelouch. Nel 2002 le era stato conferito il Premio César onorario e nel 2003 l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino.

È morta stamattina a Parigi, serenamente nella sua casa, a 92 anni, Anouk Aimée: «Con mia figlia Galaad e mia nipote Mila abbiamo l’immensa tristezza di annunciarvi la scomparsa della mia mamma Anouk Aimée».

Anouk Aimée, l’attrice de La Dolce Vita e di molte altre pellicole

Questo il post su Instagram di Manuela Papatakis, figlia di una delle attrici più popolari in Francia come in Italia. Dove era stata la musa di Fellini e l’ultimo personaggio ancora tra noi della Dolce vita: era Anoukina, come la chiamava il regista, l’ereditiera sfacciata che seduce anche Mastroianni e con lui ha un duetto alla festa dei nobili, mentre poi in avrà il ruolo della moglie del regista Guido, quindi una parte drammaticamente coniugale.

È morta Anouk Aimée, l'attrice de La Dolce Vita e di molti altri film
È morta Anouk Aimée, l’attrice de La Dolce Vita e di molti altri film – Wikimedia Commons @Pubblico Dominio – Sardeegnaoggi.it

 

Ma la carriera dell’attrice non è solo caratterizzata dalla partecipazione ai film di Fellini: Anouk, nata a Parigi nel 1932 con il nome di Nicole Dreyfus, cominciò a recitare negli anni ’40 e fu valorizzata dalla Nouvelle Vague, ma conta molti riconoscimenti tra cui la Palma d’oro a Cannes nel 1980 per Salto nel vuoto di Marco Bellocchio (insieme al partner Michel Piccoli), il premio César onorario, l’Orso d’oro alla carriera a Berlino e la nomination agli Oscar per Un uomo, una donna (1966), il best seller di Claude Lelouch, popolarissimo anche da noi anche per il motivo di Francis Lai che tutti fischiettavano: vinse come film straniero mentre l’attrice francese fu superata da Liz Taylor.

Anouk era figlia d’arte e si fece notare giovane con Cayatte (Gli amanti di Verona), Montparnasse di Becker, Il viaggio di Litvak, La fossa dei disperati di Franjiu, poi con i due capolavori di Fellini e con il magico Lola donna di vita di Jacques Demy del ’61.

Ma la consacrazione popolare e internazionale venne con una delle più celebri storie d’amore, quella con Trintignant in Un uomo, una donna, nuova veste romantica di un amore, e nel cast c’era anche Pierre Barouh che era il marito dell’attrice.

Poi, fra gli altri successi, Una sera, un treno di Delvaux e Rapporto a quattro di Cukor, tornando poi al richiamo di Lelouch, che fu in Francia il suo regista di riferimento nel corso del tempo, ripetendo altre storie d’amore di Vivere per vivere con Girardot e Montand e Un uomo una donna oggi, curiosa attualizzazione, in Viva la vita, i Migliori anni della nostra vita sempre con Trintignant, ’86, Una per tutte, sempre un Lelouch del ’99. E poi tornò nel cinema nostrano, passando al film di Bellocchio e a Tragedia di un uomo ridicolo di Bertolucci.

Fu dunque un’attrice franco italiana, che partecipò anche a Giudizio universale di De Sica e nell’Imprevisto di Lattuada e perfino nel Giorno più corto di Corbucci e poi con De Bosio, Vancini, Festa Campanile, Blasetti), che però era stata notata e amata anche in America: prima regina con Aldrich in Sodoma e Gomorra, indi con Lumet ne La virtù sdraiata, poi Altman la volle stilista in Prêt-à-porter, il film sulla moda.

«La più bella residente della rive gauche» scrisse di lei la rivista Life, mentre secondo la rivista Empire fu una delle 100 star più sexy del cinema: era una donna di grande stile, fascino ed eleganza sia nella vita che sul set.

Ebbe inoltre grandi doppiatrici in Italia a partire da Lilla Brignone nella Dolce vita e la Mammi, la Savagnone, la Giampalmo. La sua vita sentimentale conta tre mariti, da Albert Finney, il popolare attore di Tom Jones e Due per la strada, a Barouh a Papatakis.

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