Obbligo di dichiarazione dei guadagni online: dichiarare i guadagni e rispettare la direttiva DAC7 dell’Unione Europea per evitare sanzioni.
I guadagni ottenuti dalla vendita di beni usati su piattaforme digitali devono essere dichiarati al Fisco. Negli ultimi anni, le vendite online di oggetti vari, hanno catturato l’interesse di moltissimi italiani. Queste transazioni, tracciate in modo scrupoloso, hanno permesso ad alcuni di trasformare un semplice hobby in un vero e proprio business. Tuttavia, dietro la facciata della comodità, si cela una rete di controllo sempre più stretta.
L’Unione Europea ha introdotto la direttiva DAC7, una normativa pubblicata nella Gazzetta Ufficiale che rafforza le disposizioni sullo scambio di informazioni e la cooperazione amministrativa tra gli Stati membri. Il vero obiettivo? Intercettare coloro che utilizzano queste piattaforme senza dichiarare i redditi percepiti. A partire dal 1° gennaio 2023, i gestori delle piattaforme digitali sono stati obbligati a raccogliere e comunicare i guadagni dei venditori che superano una certa soglia. Questo per garantire la trasparenza fiscale degli operatori digitali.
Sotto il velo di sicurezza e tracciabilità promesso da queste piattaforme, possono celarsi rischi significativi. I venditori che non dichiarano i loro guadagni possono trovarsi di fronte a sanzioni severe, e le autorità fiscali sono sempre più attrezzate per scoprire le irregolarità. L’illusione di un facile guadagno può rapidamente trasformarsi in un incubo legale, con conseguenze che vanno ben oltre una semplice multa. La realtà nascosta dietro la comodità delle app di compravendita è complessa e pericolosa, e non va sottovalutata.
Queste regole si applicano anche agli utenti di Vinted, una delle piattaforme più famose per la vendita e l’acquisto di abiti usati che ha chiarito chi deve compilare il formulario DAC7, come fare e a cosa serve. I venditori che devono dichiarare i guadagni al Fisco sono quelli che: hanno concluso 30 o più vendite in un anno civile; hanno guadagnato più di 2.000 euro in un anno civile.
Gli utenti che rientrano in queste categorie saranno contattati dalla piattaforma per compilare un formulario specifico. Per comunicare correttamente i dati, sarà necessario fornire le proprie informazioni anagrafiche e altri dettagli rilevanti come l’IBAN collegato all’account, il titolare del conto corrente (se diverso dal nome registrato sulla piattaforma), l’importo del reddito per trimestre e il numero di vendite concluse per trimestre.
Chi non compila il formulario, nonostante i diversi promemoria (il primo va completato entro il 31 gennaio 2024), o non fornisce le informazioni richieste entro la fine dell’anno, vedrà limitate alcune funzioni del proprio account. Le limitazioni includono: gli annunci saranno nascosti; non sarà possibile trasferire i soldi dal saldo; non si potrà utilizzare il saldo per fare acquisti. Questa direttiva è stata implementata per garantire maggiore trasparenza fiscale e combattere l’evasione nell’era della digitalizzazione. È quindi essenziale per chi vende regolarmente su Vinted dichiarare correttamente i propri guadagni per evitare sanzioni o restrizioni.
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