Protezione solare: perché è importante usarla anche quando non c’è il sole?

Un’esposizione al sole prolungata e senza un’adeguata protezione solare potrebbe portare danni a breve e lungo termine. Ecco come proteggerci al meglio

Abbiamo faticosamente imparato a usare la crema solare da maggio a settembre, quando godiamo di weekend fuori porta e vacanze al mare o in montagna.

Tuttavia, durante i mesi freddi siamo ancora negligenti nell’applicare la protezione solare, con la scusa che “esco poco” o “è nuvoloso, il sole non è forte”.

La nostra missione è convincervi dell’importanza di usare un prodotto con SPF tutto l’anno, autunno e inverno inclusi. Se vi dicessimo che la crema solare è uno dei metodi più efficaci per prevenire le rughe?

Protezione solare anche quando non c’è il sole, perché?

Probabilmente ti è già stato detto che la pelle del viso ha bisogno di protezione anche durante la stagione fredda. La prima domanda che sorge quando si consiglia una protezione solare per il viso in inverno è: perché, se non c’è sole?

In realtà, il sole c’è ma non si vede! I raggi UV si dividono in UVA e UVB: i primi costituiscono il 95% delle radiazioni, hanno una lunghezza d’onda elevata, non sono particolarmente intensi (non fanno abbronzare!), ma sono presenti tutto l’anno e possono penetrare attraverso le nuvole e persino il vetro.

Protezione solare: perché è importante usarla anche quando non c'è il sole?
Protezione solare: perché è importante usarla anche quando non c’è il sole? – Pexels @Armin Rimoldi – Sardegnaoggi.it

 

Gli UVB, invece, sono molto intensi, hanno una lunghezza d’onda più corta e possono essere filtrati dalle nuvole. Senza un’adeguata protezione, gli UVB possono causare arrossamenti e scottature.

Inoltre, ci sono anche i raggi IR (infrarossi), che hanno una lunghezza d’onda maggiore degli UV e penetrano profondamente nella pelle, raggiungendo persino il tessuto adiposo.

Quando le radiazioni infrarosse sono generate senza una fonte di calore ma utilizzando laser o diodi luminosi, la luce è quasi invisibile, ma la pelle e gli occhi possono comunque risentirne.

Ma non sono solo i raggi UV a mettere alla prova la tua pelle. Durante l’inverno, il viso è anche esposto all’aggressione di polveri inquinanti: piccole particelle di polvere che si depositano sulla pelle, impedendole di respirare e ossigenarsi correttamente.

Se a questi agenti esterni si aggiunge lo stress quotidiano, otteniamo una combinazione pericolosa. Il risultato? Una pelle che appare spenta, perde luminosità, resistenza ed elasticità. In altre parole, ci troviamo di fronte al foto-invecchiamento cutaneo precoce, poiché questi attacchi interni ed esterni attivano i radicali liberi che ossidano e indeboliscono la pelle.

Cosa fare, dunque? Proteggere e rafforzare la pelle con i trattamenti adeguati. L’obiettivo è impedire ai raggi UV di penetrare e alle particelle inquinanti di attaccarsi alla nostra pelle.

Lo spiega anche il medico estetico Dvora Ancona della clinica Dvora di Milano: «La nostra pelle è esposta ai danni del sole tutto l’anno, non solo in estate come si tende a pensare erroneamente».

Aggiunge: «I raggi UVB sono responsabili delle ustioni e delle scottature e sono particolarmente intensi in estate, mentre i raggi UVA, presenti tutto l’anno indipendentemente dal clima, causano macchie e rughe. Questo significa che, anche se in inverno non ci si scotta facilmente (a meno che non si rimanga esposti al sole per molte ore, magari in alta montagna), non usare una crema protettiva porta sicuramente a un invecchiamento precoce della pelle. È davvero ciò che desiderate per il vostro viso?».

Come scegliere una crema solare di qualità

«Non si sbaglia scegliendo una crema viso con protezione solare 30+”, sottolinea il medico Ancona, “meglio se di marchi noti del reparto farmaceutico. Ricordate che la crema protettiva va applicata sempre e solo su pelle asciutta e ben detersa. E la scusa del cielo coperto non regge: anche se il sole gioca a nascondino con le nuvole, è opportuno applicare sempre la protezione solare sulle zone esposte, come il viso in questa stagione.

I raggi del sole filtrano attraverso le nuvole, colpendo la pelle e superando anche i vetri di finestre e finestrini. Aggiungo che il filtro SPF mantiene la sua efficacia protettiva per massimo un paio d’ore, ragione per cui se avete intenzione di trascorrere più tempo all’aria aperta, dovreste portarvi la crema solare in borsetta e riapplicarla con mani pulitissime dopo circa due ore».

Protezione solare: perché è importante usarla anche quando non c'è il sole?
Protezione solare: perché è importante usarla anche quando non c’è il sole? – Pexels @Armin Rimoldi – Sardegnaoggi.it

 

Oltre a suggerire di preferire marchi venduti in farmacia, che garantiscono una selezione accurata, la dottoressa Ancona consiglia di personalizzare al massimo la scelta della crema protettiva, tenendo conto del tipo di pelle su cui verrà applicata quotidianamente.

«Le creme solari per la pelle grassa, impura e acneica hanno una texture leggera e traspirante, mai occlusiva. Se si soffre di acne attiva, è consigliabile optare per una crema solare viso con SPF 50 e ingredienti antimacchia. Per la pelle secca, soggetta a screpolature e arrossamenti, meglio scegliere una crema solare dalla texture ricca, con effetti nutrienti e idratanti (cercare ingredienti come allantoina e ceramidi sull’etichetta). Anche per la pelle matura, è preferibile utilizzare creme corpose, arricchite con niacinamide e pantenolo, che donano morbidezza e nutrimento alla pelle».

Dunque, per chi tende ad avere un accesso di sebo e una zona T oleosa, si dovrebbe preferire una crema solare per la pelle grassa, optando per una texture leggera e impalpabile. 

Tra le soluzioni più all’avanguardia, esistono le protezioni solari con effetto matte, che possono schermare il viso dai raggi UV e opacizzare la pelle, contrastando la lucidità. Formulazioni arricchite con niacinamide e zinco, caratterizzate da una texture in gel che non appesantisce la pelle grassa o a tendenza acneica.

Il sole tende poi ad accentuare la formazione di macchie cutanee, perciò è ancora più importante proteggere la pelle dalle discromie.

Ancora una volta è necessario affidarsi a protezioni specifiche, arricchite da attivi schiarenti e, magari, leggermente colorate per camuffare le macchie già formate.

Il plus di questo tipo di formulazione è che, spesso, sono arricchite da complessi antiage che contrastano il fotoinvecchiamento provocato dai raggi UV. Soluzioni antietà che proteggono la pelle dal sole, aiutando a mantenerla tonica ed elastica.

Quando si ha a che fare con una pelle molto sensibile o reattiva, che si arrossa facilmente sotto il sole, è importante non lasciare nulla al caso.

Ecco perché è bene optare per delle creme solari specifiche, formulate con attivi lenitivi e ingredienti ipoallergenici, che possano schermare il viso senza stressarlo. In questo caso, a essere fondamentale sarà anche l’applicazione, da ripetere più volte nel corso della giornata.

Sotto il sole appare più arida e disidratata, tanto da essere quasi screpolata. La pelle secca deve essere trattata con attivi idratanti e nutrienti, che possano aiutare a mantenere intatta la barriera cutanea ed evitare la perdita d’acqua transepidermica.

Da scegliere sotto forma di latti e creme, si arricchiscono di acido ialuronico e attivi nutrienti, che rinforzano la barriera lipidica della pelle.

Infine, uno dei dilemmi più incontrastati riguarda la corretta sequenza di applicazione della crema: la cosa importante è la scelta consapevole del prodotto cosmetico più adatto al tipo di pelle.

L’importante è proteggere, ma anche idratare. La mattina appena sveglie quindi, questa la sequenza da rispettare:​

  • la prima operazione da svolgere è la normale detersione;​
  • la pelle del viso e del collo va quindi asciugata bene;​
  • mettete 4 o 5 gocce di siero sui polpastrelli e distribuitele su viso, collo e décolleté;​
  • applicate quindi la crema idratante e poi la crema solare ( questo perchè la crema solare crea un film protettivo sulla nostra pelle che potrebbe impedire agli attivi idratanti di penetrare in profondità negli strati della nostra pelle ed esplicare la loro azione).