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Giornalista aggredito: la Lega espelle Bosonin, uno dei quattro indagati, chi sono gli altri

Noi sapevamo che non era più militante di CasaPound oltretutto in sede di tesseramento per la Lega bisogna dichiarare nero su bianco di non essere iscritti da nessun’altra parte“, la Lega ritira la tessera a Igor Bosonin e sottolinea che “il partito è profondamente antifascista”

Sabato sera a Torino un giornalista di “La Stampa” è stato aggredito da alcuni militanti di estrema destra in via Cellini all’esterno dell’Asso di Bastoni, “un circolo frequentato da simpatizzanti e militanti di estrema destra“, si legge sul quotidiano. La Lega ha deciso di espellere Igor Bosonin, uno dei quattro indagati per il pestaggio. Il partito ha dichiarato: “Dopo quanto accaduto la tessera gli verrà ritirata e non avrà più rapporti con noi”. L’uomo si candidò nel 2018 come sindaco (per CasaPound) a Ivrea.

L’aggressione al giornalista

Il giornalista si chiama Andrea Joly e si trovava a passare davanti al circolo per caso quando dopo aver preso il telefono per registrare un video ha ricevuto, da un gruppo di persone radunate fuori, la richiesta di consegnare il cellullare. Dopo essersi rifiutato il gruppo di militanti ha cominciato ad aggredirlo. Nel video pubblicato dal quotidiano si vedono almeno quattro uomini aggredire e poi buttare a terra il giornalista, che dopo si rialza e si allontana correndo. Si sentono anche alcune persone commentare: “Stanno picchiando solo uno, sono tutti contro uno“.

Giornalista aggredito | ANSA/TINO ROMANO – Sardegnaoggi.it

Le forze dell’ordine di Torino stanno indagando sull’accaduto, prendendo in esame anche diversi video di residenti che testimoniano l’aggressione. “Da una prima ricostruzione fuori dal locale era in corso una festa di Casa Pound con fumogeni e fuochi d’artificio. A Joly è stato intimato di consegnare lo smartphone quindi lo hanno minacciato e aggredito, mentre lui si allontanava lo hanno calciato facendolo cadere e a quel punto lo hanno colpito con dei calci. Il giornalista è stato costretto a farsi medicare in ospedale“, racconta La Stampa.

Il giornalista ha raccontato di trovarsi lì per caso: Ho avuto paura di essere strangolato, mi mancava il respiro“. Andrea Joly vedendo i fiumogeni ha voluto registrare un video con il suo cellulare, ma due militanti lo hanno notato e gli hanno chiesto: “Sei dei nostri? Cosa filmi?” e di cancellare tutto. Dopo hanno cominciato a inseguirlo, trascinato a terra, preso per il collo e a pugni. “Poteva capitare a qualsiasi cittadino curioso, ed è proprio questo che fa più paura. Ho fatto solo il mio lavoro e continuerò a farlo“, ha continuato Andrea Joly.

Esprimo solidarietà al giornalista Andrea Joly, rimasto vittima ieri sera di un’inaccettabile aggressione a Torino. Un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile. L’attenzione del governo è massima e ho chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi di essere aggiornata sugli sviluppi del caso“, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Igor Bosonin da questo momento non ha più rapporti con la Lega”

La Lega ritira la tessera a Igor Bosonin perché fa parte del gruppo dei 4 indagati per il pestaggio. “Bosonin da questo momento non ha più rapporti con la Lega“, ha detto il deputato Alessandro Giglio Vigna. “È un tesserato della Lega, ma come sostenitore e non come militante. Aveva però fatto domanda per diventare militante, ma a questo punto si può dire che la richiesta non verrà neanche vagliata. Dopo quanto accaduto la tessera gli verrà ritirata e non avrà più rapporti con la Lega”, ha continuato Vigna.

Alessandro Vigna | ANSA/CLAUDIO PERI – Sardegnaoggi.it

Noi sapevamo che non era più militante di CasaPound oltretutto in sede di tesseramento per la Lega bisogna dichiarare nero su bianco di non essere iscritti da nessun’altra parte. Ma non possiamo certo sapere cosa fanno tutti i nostri iscritti fuori dalle mura del partito, non è possibile conoscere tutti i movimenti nella vita privata”, prosegue il deputato e sottolinea che la Lega è “profondamente antifascista, lo è dovunque e lo è in un territorio come il Canavese che è stato protagonista della lotta partigiana“.

Gli altri indagati

Gli indagati per l’aggressione al giornalista Andrea Joly di “La Stampa” sono tutti volti noti di CasaPound Piemonte. Oltre a Igor Bosonin ci sono Euclide Rigato, 45 anni, Maurizio Galiano di 53 anni e Marco Berra di 35 anni.

Giuliana Presti

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