In estate molte persone trascorrono diverse ore sotto il sole per abbronzarsi, ma dopo quanto tempo diventa pericoloso? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
È estate, e la maggior parte delle persone, magari proprio in questo momento, sono al mare a godersi qualche giorno di relax, mare e tanto sole. Non tutti, però, si rendono davvero conto di quanto il sole possa essere pericoloso per la nostra pelle. Oltre alla cara vecchia crema solare, infatti, è necessario seguire altre linee guida per evitare problemi. Sapevate, ad esempio, che c’è anche un tempo massimo che si può trascorrere sotto i suoi raggi? Ma qual è questo tempo? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
L’esposizione al sole ha numerosi effetti benefici sul corpo, come la stimolazione della produzione di vitamina D, che rafforza le ossa e il sistema immunitario, oltre a svolgere un’azione antidepressiva. Tuttavia, a causa della presenza dei raggi ultravioletti, può causare danni a pelle e occhi, tra cui eritemi, scottature, invecchiamento della pelle, tumori, cheratiti, cataratta e altri problemi. Per questo motivo, è essenziale esporsi al sole con cautela, per il giusto tempo e proteggersi in modo appropriato, considerando anche l’età e il tipo di pelle (fototipo) di ciascun individuo.
Non tutti possono stare al sole per lo stesso lasso di tempo, poiché le diverse tipologie di pelle reagiscono in modo differente alle sue aggressioni. Prolungare l’esposizione ai raggi solari, specialmente senza una protezione adeguata o con un fattore di protezione solare (SPF) insufficiente, comporta sempre dei rischi. Tuttavia, esistono fattori che influenzano la durata sicura dell’esposizione, e questa può variare da individuo a individuo. Uno dei fattori principali è la tipologia di pelle. Gli individui, infatti, vengono suddivisi in sei fototipi, che si distinguono principalmente per il colore della pelle, degli occhi e dei capelli. Anche se nessuno è completamente al riparo dai danni provocati dai raggi UV, le persone con fototipi più chiari corrono un rischio maggiore rispetto a quelle con fototipi medi o scuri, le quali possono esporsi al sole per periodi più lunghi senza rischiare scottature o eritemi.
Quindi, possiamo dire che in base al fenotipo, questo è il tempo che si può trascorrere sotto il sole senza avere conseguenze:
Se volete prendere il sole senza incappare in conseguenze più o meno gravi, ecco quali sono le regole che dovete assolutamente seguire.
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