Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito parlare dell’erba gatta, ma che cos’è esattamente? E perché fa impazzire così tanto i nostri amici felini? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
Avete mai visto un gatto scavare insistentemente, annusare in giro o masticare qualcosa di verde, come se fosse alla ricerca di qualcosa in particolare? Se ciò accade vicino a una pianta o in un giardino, dovete sapere che questo comportamento è assolutamente normale: se compie tutte queste azioni, infatti, vuol dire che sta cercando l’erba gatta. Questa pianta, infatti, per quanto sia indigesta per i felini, attira molto i gatti, fino a farli quasi “impazzire”. Vediamo per quale motivo.
Tutto ciò che c’è da sapere sull’erba gatta
La Nepeta cataria, comunemente conosciuta come erba gatta, è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Chiamata erba gatta per via degli effetti peculiari che provoca nei felini, questa pianta è stata utilizzata storicamente, e forse lo è ancora oggi, nella medicina tradizionale. Esploriamo dunque le principali caratteristiche e proprietà della Nepeta cataria, i suoi impieghi nella medicina popolare e l’influenza che esercita sui nostri amati felini domestici.
Caratteristiche e composizione dell’erba gatta
L’erba gatta è una pianta erbacea perenne caratterizzata da un fusto eretto con una sezione quadrangolare, che può raggiungere un’altezza compresa tra i cinquanta centimetri e un metro. Le radici sono rizomatose e secondarie, mentre le foglie, picciolate e cuoriformi alla base, presentano margini dentellati. La superficie superiore delle foglie è verde, mentre quella inferiore assume una tonalità grigio-biancastra. I fiori, che variano dal bianco al violaceo, fioriscono tra maggio e settembre, e il frutto della pianta è un tetrachenio.
L’erba gatta si trova comunemente in ambienti come ruderi, vecchie mura, e macerie, ma può anche crescere lungo strade e siepi. Sebbene sia presente in gran parte dell’Italia, non è particolarmente diffusa. La pianta emana un odore aromatico distintivo che ricorda quello della menta.
Le sostanze attive della pianta sono principalmente concentrate nell’olio essenziale, che contiene composti come:
- Nepetalattone ed epinepetalattone (terpenoidi);
- Cariofillene (un sesquiterpene biciclico);
- Timolo (un fenolo monoterpenico);
- Canfora (un chetone ciclico);
- Carvacrolo (un monoterpene fenolico);
- Pulegone (un chetone monoterpenico).
Oltre all’olio essenziale, l’erba gatta contiene flavonoidi, saponine e tannini, questi ultimi ritenuti responsabili di molte delle proprietà terapeutiche attribuite alla pianta.
Le proprietà dell’erba gatta
Grazie alla sua composizione chimica, l’erba gatta è riconosciuta per avere diverse proprietà benefiche per l’uomo, tra cui effetti sedativi, antispasmodici, antipiretici e diaforetici, ossia la capacità di aumentare la sudorazione. Queste proprietà sono principalmente attribuite alla presenza di tannini e dell’olio essenziale contenuto nella pianta.
Il tè preparato con l’infusione delle parti aeree dell’erba gatta è noto anche per le sue proprietà diuretiche e per la capacità di stimolare l’attività della cistifellea (o colecisti).
Inoltre, l’olio essenziale dell’erba gatta è riconosciuto per le sue proprietà repellenti contro gli insetti. In particolare, il nepetalattone, un componente dell’olio essenziale, è considerato altamente efficace come repellente per scarafaggi e come agente moschicida.
Come viene utilizzata dall’uomo?
Grazie alle numerose proprietà attribuitele, l’erba gatta è stata storicamente utilizzata, e in alcuni luoghi continua a essere impiegata, nella medicina popolare come rimedio naturale per diversi disturbi.
In particolare, l’erba gatta veniva usata nella medicina tradizionale per trattare febbre, raffreddore e persino coliche. Inoltre, preparazioni a base di questa pianta erano utilizzate per alleviare l’emicrania e affrontare alcuni problemi ginecologici.
In passato, in Paesi come Francia e Inghilterra, l’erba gatta è stata impiegata a lungo sia come ingrediente culinario che come pianta medicinale, oltre a essere utilizzata nella preparazione di bevande stimolanti.
Gli effetti che l’erba gatta ha sui felini domestici
Gli effetti che l’erba gatta esercita sui felini domestici, e sembra anche su quelli selvatici come tigri e leopardi, sono particolarmente affascinanti. Per alcuni, questa pianta è paragonata a una sorta di sostanza stupefacente per questi animali.
Quando un gatto entra in contatto con la Nepeta cataria, solitamente inizia annusando la pianta, per poi morderla e strofinarvi il muso. Successivamente, il gatto può:
- Sdraiarsi a terra, rotolandosi sulla schiena e girandosi da un lato all’altro, spesso mentre si strofina sull’erba gatta;
- Cominciare a fare le fusa;
- Correre, saltare e giocare con notevole energia, accompagnato da miagolii insoliti.
In alcuni casi, l’eccitazione provocata dall’erba gatta può portare a comportamenti aggressivi, mentre altri gatti possono mostrare una risposta più sedativa o disinteressata.
Tuttavia, non tutti i gatti sembrano reagire all’erba gatta. Uno studio del 2017 su 60 felini domestici ha suggerito che, sebbene la maggior parte dei gatti risponda all’erba gatta, la reazione può variare da esemplare a esemplare. Alcuni gatti mostrano una risposta attiva con comportamenti come quelli descritti, mentre altri possono adottare una risposta passiva, manifestando comportamenti come la posizione della “sfinge” e riducendo l’attività motoria. Alcuni gatti presentano una risposta mista, combinando elementi sia attivi che passivi. Lo studio ha concluso che queste variazioni nella risposta possono essere influenzate da fattori come il sesso del gatto, l’età e la presenza o meno di sterilizzazione precoce.
Ma per quale motivo i gatti sono così attratti dall’erba gatta?
Alcuni studi suggeriscono che il nepetalattone presente nell’erba gatta possa attrarre i felini, poiché potrebbe assomigliare ad alcuni feromoni che questi animali producono naturalmente. Tuttavia, non tutti concordano con questa teoria. È comunque ampiamente accettato che l’erba gatta funzioni come una sorta di “sostanza ricreativa” specifica per i gatti.
Quanto durano gli effetti?
Gli effetti dell’erba gatta sui gatti domestici generalmente si manifestano rapidamente e durano circa 10-15 minuti. Tuttavia, è importante notare che la reazione può variare significativamente da un gatto all’altro, poiché ogni felino risponde in modo personale all’esposizione alla pianta.
Può avere effetti tossici sui gatti?
Le attuali evidenze indicano che l’erba gatta non sembra avere effetti tossici sui gatti domestici. Tuttavia, è consigliabile consultare il proprio veterinario prima di introdurre la pianta nella dieta del felino, per precauzione. Sebbene l’erba gatta di solito non crei dipendenza nei gatti, un’esposizione eccessiva potrebbe portare a una forma di assuefazione.
Usi che ne vengono fatti in ambito veterinario
L’erba gatta può avere applicazioni utili in veterinaria per diversi scopi. Ad esempio, può aiutare un gatto ad adattarsi a una nuova cuccia o a familiarizzare con l’uso del tiragraffi. Inoltre, nei gatti che ne sono attratti, può stimolare l’attività di animali particolarmente pigri. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare il veterinario prima di utilizzare l’erba gatta per questi scopi.