Sparatoria in una scuola della Georgia, 4 morti. Il baby killer era già noto all’FBI

Una trentina di persone sono rimaste ferite, nove delle quali sono state ricoverate in ospedale. Il presidente Biden ha chiesto norme più stringenti sulle armi da fuoco

In una scuola superiore della Georgia, negli Stati Uniti, un quattordicenne ha sparato diversi colpi con un fucile Ar-15, l’arma più usata nelle stragi di massa, causando la morte di quattro persone e il ferimento una trentina, nove delle quali sono state ricoverate in ospedale. Le vittime della strage, avvenuta nella tarda mattinata di mercoledì 4 settembre (quando in Italia era sera), sono due insegnanti, Richard Aspinwall e Christina Irimie, e due studenti, Mason Schermerhorn e Christina Angulo. Il giovane assassino, chiamato Colt Gray, non ha posto fine alle loro vite per una ragione particolare. Infatti, dalle prime ricostruzioni della polizia non sono emersi legame con le persone colpite.

Gray era uno studente dell’istituto Apalachee High School, situato nella città di Winder, a circa un’ora da Atlanta. In seguito all’inizio della sparatoria sono giunte sul posto la polizia e la Guardia nazionale, che hanno guidato l’evacuazione degli studenti. È stato poi comunicato che tutte le scuole della contea di Barrow resteranno chiuse per il resto della settimana.

Le dichiarazioni di Biden e Harris

In comunicato condiviso su Instagram, Joe Biden, il presidente degli Stati Uniti, ha espresso il proprio cordoglio per quanto avvenuto. “Quello che avrebbe dovuto essere un gioioso ritorno a scuola. Si è trasformato in un altro orribile promemoria di come la violenza delle armi da fuoco continui a fare a pezzi le nostre comunità”, ha scritto l’inquilino della Casa Bianca. “Dopo decenni di inazione, i repubblicani al Congresso devono finalmente dire basta e lavorare con i democratici per approvare una legislazione di buon senso sulla sicurezza delle armi. Dobbiamo vietare le armi d’assalto e i caricatori ad alta capacità, pretendere che le armi siano custodite in ambienti sicuri, attuare controlli sui precedenti dei produttori di armi e mettere fine alla loro immunità”, ha aggiunto Biden.

 

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Kamala Harris, vicepresidente e candidata del Partito Democratico alle prossime elezioni presidenziali, ha definito vergognoso il fatto che negli Stati Uniti i genitori non possano mandare a scuola i propri figli senza chiedersi se li vedranno tornare a casa vivi. “Dobbiamo fermare tutto questo, non deve andare così. Dobbiamo fermare l’epidemia della violenza delle armi. È una tragedia senza senso”, ha sottolineato.

Il candidato repubblicano Donald Trump, invece, ha definito Gray un “mostro malato e squilibrato”. Su social media Truth ha poi scritto quanto segue: “I nostri cuori sono con le vittime e i cari di coloro che sono stati colpiti dal tragico evento di Winder, in Georgia”.

Sparatoria in Georgia, Gray era già noto all’FBI

Più di un anno fa, l’FBI aveva ricevuto delle segnalazioni anonime su qualcuno che minacciava una sparatoria in una scuola. Gli agenti federali avevano inoltrato tali segnalazioni alla polizia locale, che era riuscita a risalire a Colt Gray, interrogato poi assieme al padre. Quest’ultimo aveva dichiarato di avere delle armi da caccia in casa, ma aveva sottolineato che il figlio non vi aveva accesso senza la sua supervisione. Inoltre, Colt aveva negato di essere l’autore della minacce online e la polizia, in mancanza di elementi per procedere con un arresto, non aveva potuto fare altro che chiedere alle scuole locali di tenere d’occhio il minorenne. Le indagini attualmente in corso potrebbero dimostrare l’esistenza di un legame tra quel caso e la sparatoria avvenuta nella Apalachee High School.

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