La Sardegna è la regione con la popolazione più longeva. Esperti e operatori mobilitati per la tutela degli anziani fragili

Alla fine di un incontro eccezionale tenuto all’hotel Catalunya di Alghero, esperti e operatori nel campo della salute si sono riuniti per il convegno “Hot Topics in Geriatria – L’anziano fragile: curare la complessità”.

E’la regione più longeva d’Italia.(www.sardegnaoggi.it)

Questo evento ha attratto una folta partecipazione, dimostrando quanto sia attuale e importante il tema della geriatria nella nostra società. In particolare, in Sardegna, dove la popolazione è tra le più longeve, affrontare le complessità della cura dell’anziano fragile diventa cruciale. Durante la giornata, sono state esplorate domande fondamentali e avviate discussioni sui migliori approcci per ottimizzare la nostra assistenza agli anziani.

I temi principali di questo convegno hanno messo in luce molti aspetti legati alla fragilità negli anziani. La giornata è iniziata con i saluti istituzionali, tra cui quello del presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri, Gianluca Chelo. È seguito un approfondimento dedicato al “Paziente anziano fragile“, che ha attirato l’attenzione dei presenti su problematiche come le sindromi geriatriche, il dolore cronico e la malnutrizione. Analizzare questi fattori permette di comprendere meglio le sfide quotidiane che affrontano sia i pazienti che gli operatori sanitari. È emerso chiaramente quanto sia fondamentale adottare un approccio multidisciplinare, che è essenziale per garantire un trattamento cucito addosso alle singole necessità e per ridurre gli accessi non necessari in ospedale.

Il valore di una gestione integrata dei pazienti con molteplici patologie è stato ribadito da diversi interventi. La fragilità non è solo una questione di età, ma di come il corpo e la mente interagiscono in situazioni di stress o malattia. Strutture sanitarie ormai devono poter contare su un’assistenza che preveda la sinergia tra diversi professionisti, per migliorare la qualità delle cure e la vita degli anziani. Gli oratori hanno condiviso delle best practice e dei casi studio, incoraggiando un dibattito vivace sulla necessità di attuare politiche più inclusive e preparate ad affrontare questi temi in continuo evoluzione.

Le dimissioni difficili e le sfide della continuità assistenziale

L'assistenza agli anziani
Troppi pazienti anziani restano in ospedale anche quando avrebbero completato le cure, perchè a casa non possono ricevere le stesse cure. (www.sardegnaoggi.it)

Uno dei momenti più significativi del convegno è stato focalizzato sul tema delicato delle “dimissioni difficili“. Questa questione è emersa come un grido d’allerta per la gestione del paziente anziano nel dopo-ospedalizzazione. Patrizia Tilocca, direttrice della Geriatria dell’Aou di Sassari, ha sollevato problematiche acute, evidenziando che una buona parte dei pazienti non riesce a tornare a casa dopo il trattamento a causa di una mancanza di supporto strutturato o familiare. La Tilocca ha chiarito: “Le dimissioni difficili rappresentano davvero un nodo cruciale – perché troppi pazienti restano in ospedale anche quando avrebbero completato le cure. Questa situazione si traduce in una pressione crescente sui reparti e un peggioramento per la salute generale dei pazienti.”

Nel suo intervento, Tilocca ha sottolineato l’urgenza di scelte collaborative tra ospedali e territorio. Una corretta continuità assistenziale deve essere pianificata per garantire che le persone anziane ricevano l’appoggio necessario una volta dimesse. Senza un piano di follow-up che preveda risorse adeguate e collegamenti tra diversi servizi assistenziali, il rischio è quello di exacerbazioni di condizioni già fragili. La multidisciplinarietà, come evidenziato durante il convegno, è quindi imprescindibile. Non è più solo un’opzione, bensì una necessità per un’assistenza più efficiente.

Sfide quotidiane e opportunità per la geriatria

Ogni mese, la Geriatria dell’Aou di Sassari gestisce in media circa 80 ricoveri, con oltre ottocento pazienti assistiti ogni anno. Queste cifre parlano da sole e calamitano l’attenzione su una realtà che si fa sempre più complessa. La direttrice sanitaria Lucia Anna Mameli ha riportato un messaggio di ottimismo, affermando che l’incontro di oggi rappresenta un punto di partenza per costruire un sistema sanitario più attento e inclusivo. Le sfide legate all’incremento della popolazione anziana richiedono azioni concrete e una visione a lungo termine per l’assistenza sanitaria. “Il lavoro congiunto è fondamentale per trovare risposte pratiche alle esigenze del nostro territorio,” ha detto Mameli, riflettendo sull’importanza di unirsi per affrontare le problematiche emergenti.

La dirigenza dell’Aou di Sassari è impegnata a promuovere soluzioni valide e innovative per facilitare un’adeguata assistenza, cercando di rispondere in modo efficace alle necessità crescenti. Come si è visto durante il convegno, lasciare spazio al dialogo e alla condivisione di buone pratiche sembra essere un imprescindibile trampolino di lancio. Lezioni, incontri e studi come quelli presentati oggi possono fornire le basi per un futuro più sostenibile. La comunità medica e i professionisti devono lavorare insieme per fare fronte a una società che invecchia e ha bisogno di una sanità pronta a rispondere con competenza e umanità.

Le fragilità devono essere analizzate, comprese e affrontate in modo proattivo. E mentre i temi della geriatria continuano a evolvere, il convegno di Alghero ha messo in luce ciò su cui dover riflettere e agire, mettendo i pazienti al centro delle migliori pratiche assistenziali.