Se vuoi mantenere il tuo cappotto pulito e profumato senza comprometterne la forma o le proprietà del tessuto, ecco quali pratiche devi assolutamente evitare
La stagione invernale corrisponde inevitabilmente al momento dell’anno in cui, dal proprio guardaroba, vengono tirati nuovamente fuori i cappotti. Rappresentano un alleato preziosissimo per poter affrontare il freddo e le basse temperature che caratterizzano di questa stagione.
Con il frequente uso si renderà, chiaramente, necessario procedere con il lavaggio di questi capi. Non si tratta di un passaggio da prendere alla leggera, perché potresti seriamente rischiare di compromettere l’aspetto e la vestibilità del tuo cappotto in modo definitivo. E questo, specie se lo hai pagato una cifra significativa, rappresenta un rischio che sarebbe meglio evitare di correre.
Tutto dipenderà dal tipo di abito e, soprattutto, dal materiale con cui questo è stato prodotto. Un aiuto significativo per avere un quadro più completo, oltre che maggiori nozioni, in merito allo specifico lavaggio, è dato dall’etichetta presente in ogni vestito, che ci consiglia le opzioni da adottare per preservarlo al meglio.
Sapevi, ad esempio, che non tutti i cappotti possono essere lavati in lavatrice? Questa scelta potrebbe danneggiare il tuo capo, se questo è realizzato con materiali particolari che hanno bisogno di un trattamento specifico o presenta ricami, bottoni o toppe. Meglio, dunque, informarsi preventivamente, per evitare ogni tipo di inconveniente.
Leggi l’etichetta e scopri cosa devi evitare di fare
Il primo passo da compiere è indubbiamente controllare l’etichetta del capo che desidererai lavare. Infatti, ogni indumento presenta specifiche indicazioni da seguire per non rovinarlo, a partire dalla temperatura dell’acqua di lavaggio, fino ad arrivare ai prodotti più indicati per il suo trattamento. Per esempio, se il tuo cappotto è realizzato con materiali pregiati come lana o cashmere, il lavaggio fai da te con la lavatrice della tua casa non è propriamente l’opzione più consigliata; se le indicazioni sull’etichetta te lo consentono – cioè se sono presenti le diciture ‘lavaggio a mano’ o ‘lavaggio in lavatrice’ – potrai tranquillamente farlo, ma in caso contrario rivolgersi ad un lavasecco professionale sarebbe l’idea più azzeccata.
Se deciderai di procedere con il lavaggio in lavatrice, massima accortezza nella scelta del ciclo adeguato. Utilizzare il programma delicato, con la temperatura dell’acqua che non deve superare i 30° C è la mossa principalmente consigliata. In caso di temperatura più elevata, infatti, si potrebbe andare incontro al deterioramento o al restringimento delle fibre dei tessuti. Anche la centrifuga è assolutamente sconsigliabile, poiché a causa dei suoi movimenti veementi potrebbe danneggiare l’imbottitura del capo. E cosa fare con l’ammorbidente? Nello specifico caso del lavaggio di cappotti pesanti, un utilizzo del prodotto potrebbe andare ad aggredire oltremodo le fibre, finendo per appesantirle.
Come proteggere ed asciugare opportunamente il tuo cappotto
Nel corso del lavaggio, per evitare la possibilità che si verifichino abrasioni o danni di entità maggiore sul tuo capo, faresti meglio ad inserirlo in una rete protettiva, che ti consentirà di prevenire ogni tipo di danno. L’importante è che tu consenta al cappotto di essere al riparto dietro ad uno ‘scudo’, in modo tale da garantire protezione dallo sfregamento sulle trame del cestello; se non hai a disposizione una rete, infatti, potrai anche servirti di un asciugamano, a patto che sia piuttosto ampio e sia in grado di avvolgere il capo nella sua totalità.
Un altro passaggio fondamentale è ovviamente rappresentato dall’asciugatura. Anche in questo caso puoi consultarti direttamente tramite l’etichetta; a meno che questa non indichi la possibilità di farlo, evita assolutamente di utilizzare l’asciugatrice, perché potresti ottenere un capo sicuramente asciutto, ma completamente ristretto o deformato rispetto al pre asciugo. Allo stesso modo evita di farlo entrare in contatto con fonti dirette di calore come termosifoni o luce del sole, che nella maggior parte dei casi andranno a creare antiestetiche chiazze di scolorimento. Al contrario, puoi procedere disponendo il tuo cappotto su una superficie piana, poggiandolo su un asciugamano della grandezza necessaria per consentirgli di assorbire rapidamente l’umidità. Per cercare di preservarne la forma anche dopo il lavaggio, inserisci il capo su una gruccia ed appendilo.