“Quali sono i suoi punti deboli?”, ecco come rispondere a questa domanda insidiosa durante un colloquio
Quando si parla dei propri punti deboli è importante farlo mostrando sicurezza e consapevolezza dei propri limiti ma anche dei propri successi. Ammettere di volersi impegnare affinchè possano trasformarsi in punti di forza è un dettaglio molto apprezzato dal datore di lavoro
Durante un colloquio di lavoro può capitare di ricevere domande inaspettate che talvolta creano disagio e mettono in difficoltà. Una di queste potrebbe essere ad esempio: “Quali sono i tuoi punti deboli?“, una domanda apparentemente semplice, a cui può essere difficile rispondere soprattutto se si vuole evitare di essere banali. Indeed, un servizio gratuito che aiuta le persone a cercare lavoro, ha pubblicato un articolo dove alcuni esperti suggeriscono come rispondere al meglio a questa domanda e anche come argomentare ogni “punto debole”.
Quali sono i “punti deboli” più comuni
Ecco quali sono i punti deboli di cui più spesso si parla ai colloqui di lavoro:
mi concentro troppo sui dettagli,
fatico a dire di no,
non chiedo aiuto ai colleghi,
non riesco a bilanciare lavoro e vita privata,
ho difficoltà a gestire i momenti di pressione,
sono troppo critico riguardo il mio lavoro,
non so gestire gli incarichi importanti.
Come argomentare
Quando si parla dei propri punti deboli è importante farlo mostrando una certa sicurezza e consapevolezza dei propri limiti ma anche dei propri successi. Ammettere di volersi impegnare affinchè possano trasformarsi in punti di forza è un dettaglio molto apprezzato da ogni datore di lavoro. Ecco come argomentare:
Concentrarsi sui dettagli è una cosa positiva quando si vuole fare un ottimo lavoro ed è una caratteristica molto apprezzata dai datori. Quando questa è eccessivamente sviluppata e si tende a esagerare può, però, diventare un punto debole da dover gestire e controllare. Per questo motivo, è importante che tu esprima davanti al datore di lavoro la volontà di migliorare questo aspetto per raggiungere l’equilibrio perfetto. Ecco un esempio di argomentazione ideale che Indeed suggerisce: “Solitamente sono una persona molto attenta ai particolari, soprattutto sul luogo di lavoro. Mi piace essere perfezionista e assicurarmi che ogni singolo aspetto di quello che sto facendo sia svolto al meglio. Mi rendo conto a volte che questo mio lato caratteriale potrebbe farmi perdere la visione d’insieme del lavoro ed è per questo motivo che sto dividendo il lavoro in fasi diverse, una per i dettagli e l’altra per la panoramica globale. In questo modo, sto riuscendo a smussare questa mia caratteristica”.
Voler dire di si sempre a tutto e tutti, soprattutto in ambito lavorativo e quando si parla di progetti importanti, potrebbe influire negativamente sul modo in cui il datore ti considera parte della squadra. La disponibilità è una dote molto importante nell’ambito di un gruppo di lavoro, ma accettare le richieste dei colleghi in maniera incondizionata non è sicuramente un aspetto ottimale. Ecco come potremmo discutere di questa debolezza: “Sia nel lavoro che nella vita mi ritengo una persona molto disponibile ad aiutare gli altri. In alcuni casi, però, mi sono reso conto che questo atteggiamento mi rendeva poco incline a dire di no; per questo motivo, ho iniziato ad adottare un atteggiamento più selettivo, valutando con cura le mie forze e influendo positivamente sul successo del progetto”, si legge nel sito Indeed.
Cercare di fare al meglio il proprio lavoro sfruttando esclusivamente le proprie forze è sicuramente un aspetto positivo, tuttavia è anche importante saper chiedere aiuto o riconoscere quando è necessario confrontarsi con colleghi più esperti o con competenze diverse dalle nostre. Esempio: “Nonostante sia una persona molto indipendente sul luogo di lavoro, ho imparato a mie spese che la collaborazione con i colleghi è fondamentale. Ho lavorato molto su questo aspetto, cercando di chiedere aiuto ai colleghi più preparati in momenti in cui avrei risolto anche per conto mio”.
Mantenere un equilibrio tra sfera privata e lavorativa è indispensabile, essere troppo dedito al lavoro, trascurando tutto il resto è sicuramente un aspetto da correggere. Indeed ci suggerisce un esempio di argomentazione ideale: “Amo molto il lavoro che faccio e tendo a portarlo anche fuori dall’ufficio. Mi sono però reso conto che ho bisogno di staccare, per essere più concentrato quando sono in azienda e rendere al meglio. Ho deciso di iniziare dei corsi di yoga per rilassarmi e raggiungere un giusto equilibrio tra il mio lavoro e la mia famiglia”.
Uno dei punti deboli potrebbe essere quello di non riuscire a gestire i carichi di lavoro eccessivi e i momenti di pressione in un contesto lavorativo. Ecco cosa potresti dire se ti ritrovi a parlare di questa tua caratteristica davanti al datore di lavoro: “Sono una persona meticolosa e che fa il possibile per non eccedere le scadenze. Questo mi porta spesso a provare stress in prossimità delle stesse e quando il lavoro è eccessivamente frenetico. Tuttavia, sto imparando a sfruttare positivamente questa mia attitudine, spronando i miei colleghi nei momenti di maggiore pressione e difficoltà, perché in gruppo si riesce a risolvere meglio i problemi”, si legge nel sito di Indeed.
Essere estremamente insicuri potrebbe condizionare negativamente il proprio lavoro. Pensare che i risultati raggiunti in un contesto lavorativo non siano mai abbastanza soddisfacenti e trovare spesso dei difetti in ciò che si porta a termine potrebbe diventare un ostacolo alla crescita professionale.
“Non so gestire gli incarichi importanti“: durante un colloquio di lavoro spiega come il miglioramento di questo punto debole sarà utile per il ruolo specifico per cui ti stai candidando. Ad esempio: “Mi è capitato di ricevere incarichi molto generici e di non aver compreso quali fossero i miei compiti. Ho però capito che per risolvere questi problemi è necessario instaurare un dialogo diretto e costante con i responsabili, per poter comprendere il lavoro nei dettagli”. Mostra che sei consapevole di questo punto debole e descrivi le misure che stai prendendo per migliorare.
Rispondere alla domanda “quali sono i tuoi punti deboli” durante un colloquio di lavoro può essere complicato, ma è anche un’opportunità per dimostrare autoconsapevolezza e capacità di crescita. Descrivi il tuo punto debole con sicurezza e chiarisci che ti stai impegnando per affrontare e superare questa debolezza.