Povertà assoluta per un italiano su dieci, lo dicono i dati di Caritas

La povertà in Italia è aumentata, ecco cosa riporta il report annuale della Caritas e i dati allarmanti che mette in luce

Negli ultimi 5 anni il numero degli assistiti di Caritas è salito del 40%. Questo dato allarmante è solo uno dei tanti che ci restituisce il Report Statistico di Povertà 2024, condiviso dalla Caritas italiana.

Secondo i dati raccolti, la povertà in Italia ha toccato i massimi storici, dimostrando un incremento nel 2023 del + 5,4% del numero degli assistiti. In più, se si va a fare un paragone con gli assistiti del 2019, la percentuale diventa ancora più allarmante. Infatti, dal 2019 al 2023 si è verificato un aumento del + 40,7%.

5milioni e 752mila residenti in Italia vivono in condizioni di povertà assoluta, per un totale di 234mila famiglie.

Cosa si intende per “povero”?

Occorre fare maggiore chiarezza per quanto riguarda la definizione dello stato di povertà e a tale proposito riportiamo la definizione divulgata da Istat: sono poveri “coloro che non hanno il minimo necessario per poter vivere in modo dignitoso, perché non in grado di permettersi un paniere di beni e servizi essenziali”.

Ecco le due definizioni da tenere presenti, direttamente prese dal glossario dell’Istat, per chiarire meglio i concetti di povertà assoluta e paniere di povertà assoluta:

  • Povertà assoluta: sono classificate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore al valore della soglia di povertà assoluta (che si differenzia per dimensione e composizione per età della famiglia, per regione e per tipo di comune di residenza). Ad esempio, per un adulto (di 30-59 anni) che vive solo se risiede in comune centro dell’area metropolitana in Piemonte, la soglia di povertà è pari a 887,90 euro mensili; in Sicilia è pari a 762,02 euro mensili; se risiede in comune centro dell’area metropolitana della Lombardia, a 1.175,15 euro; mentre se risiede in un piccolo comune della Puglia tale soglia è pari a 685,30 euro.

  • Paniere di povertà assoluta: rappresenta l’insieme dei beni e servizi che, nel contesto italiano e per una famiglia con determinate caratteristiche, vengono considerati essenziali per una determinata famiglia per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile.

Ulteriori dati e spunti di riflessione dal Report Caritas

L’area della Penisola più interessata dalla povertà risulta essere il Mezzogiorno, per un totale di quasi 270.000 persone che hanno richiesto il supporto di Caritas durante l’anno 2023.

Ad aver provocato questo peggioramento potrebbero essere state le crisi internazionali e il mancato sviluppo dei percorsi di pace. Questa situazione ha portato ad un aumento di rischio e vulnerabilità.

bicchiere con monete
Aumenta la percentuale di povertà in Italia – Unsplash – sardegnaoggi.it

A rivolgersi alla Caritas sono state principalmente le donne (51,5%) rispetto agli uomini (48,5%) e l’età media si aggira attorno ai 47 anni. Il numero degli stranieri richiedenti aiuto è calato rispetto al 2022, in compenso sembrano essere aumentati i nuclei familiari in difficoltà dal momento che due assistiti su tre sono genitori.

Questa condizione di povertà riguarda in gran misura persone con bassi livelli d’istruzione ma non per forza disoccupati: un altro dato preoccupante è che un beneficiario su quattro è un lavoratore povero, ovvero una persona che cerca di guadagnarsi da vivere con un’occupazione che, in ogni caso, non gli consente di fare fronte alle spese base di sussistenza. Questo aspetto apre un dibattito sulla retribuzione in Italia e su come di pari passo alla disoccupazione vada combattuta anche una battaglia importante contro lo sfruttamento.

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