Detrazione delle spese mediche, ecco perché è importante continuare a conservare scontrini e fatture

Con l’inizio della campagna dichiarativa del 2024, i contribuenti italiani si trovano di fronte a una significativa novità: non è più obbligatorio conservare gli scontrini cartacei delle spese sanitarie. Questa innovazione rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione e la semplificazione delle procedure fiscali, grazie alla conservazione informatizzata delle spese sanitarie nel cassetto fiscale, accessibile dall’area personale del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Conservazione automatizzata

Il sistema di tessera sanitaria, che associa le spese sanitarie al codice fiscale del contribuente, permette all’Agenzia delle Entrate di caricare automaticamente queste spese nel modello 730 precompilato. Oltre alle spese sanitarie, il modello precompilato include anche altre voci come premi assicurativi, contributi previdenziali, spese per interventi di ristrutturazione e spese universitarie, offrendo un quadro completo delle detrazioni possibili. Questa automatizzazione riduce notevolmente l’onere per i contribuenti di dover conservare e presentare fisicamente gli scontrini e le fatture. Tuttavia, è essenziale comprendere quando e perché potrebbe essere ancora utile conservare questi documenti.

La conservazione degli scontrini

Nonostante la fine dell’obbligo di conservazione degli scontrini cartacei, gli esperti fiscali consigliano di mantenere comunque i documenti delle spese mediche. La ragione principale è la possibilità di discrepanze tra le spese registrate nel sistema tessera sanitaria e quelle effettivamente sostenute. In caso di controlli o contestazioni, avere a disposizione gli scontrini originali può fornire una prova tangibile delle spese effettuate.

Scontrino fiscale
Scontrino fiscale | Ansa – sardegnoggi.it

Quando si utilizza il modello 730 precompilato, se tutte le spese mediche sono state correttamente inserite e non vi è necessità di modifiche, l’obbligo di conservazione degli scontrini viene meno. Tuttavia, se si devono aggiungere o modificare alcune voci, diventa fondamentale conservare la documentazione relativa solo alle spese modificate o aggiunte. Questo accorgimento assicura che, in caso di verifica, si possa dimostrare la correttezza delle detrazioni richieste.

Gestione delle discrepanze

In caso di discrepanze tra gli scontrini in possesso e quelli indicati nel modello 730 precompilato, è necessario modificare il totale delle spese mediche sostenute. Per gestire al meglio queste situazioni, è consigliabile conservare tutte le fatture e gli scontrini, nonché acquisire un prospetto delle spese presenti nel sistema tessera sanitaria.

Un ulteriore suggerimento riguarda la conservazione degli scontrini stessi. Poiché la carta termica utilizzata per la stampa degli scontrini tende a scolorirsi nel tempo, è utile fare delle copie degli stessi. In questo modo, si evita il rischio che il documento diventi illeggibile, soprattutto se esposto a fonti di calore.

Il ruolo del Caf

Per i contribuenti che si affidano ai Caf (Centri di Assistenza Fiscale) per la presentazione della dichiarazione dei redditi, è importante sapere che questi centri conservano in copia la documentazione fornita. Tuttavia, mantenere anche gli originali può rivelarsi una scelta prudente, garantendo un ulteriore livello di sicurezza.

La campagna dichiarativa del 2024 introduce una semplificazione significativa con l’eliminazione dell’obbligo di conservare gli scontrini cartacei delle spese sanitarie, grazie alla digitalizzazione dei dati. Tuttavia, conservare questi documenti, almeno fino alla presentazione della dichiarazione dei redditi, rimane una pratica consigliata. Questa precauzione assicura che, in caso di discrepanze o verifiche, il contribuente possa dimostrare facilmente le spese sostenute, evitando complicazioni e potenziali contestazioni.

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