Una firma di garanzia del genitore è considerata donazione? Le dure conseguenze che pochissimi conoscono

Donazione o fideiussione, la differenza del significato della firma di garanzia di un genitore: ecco cosa si rischia.

I giovani di oggi hanno stipendi troppo bassi e nessuna sicurezza per richiedere un mutuo per acquistare casa. Il problema è stato in parte risolto dalle agevolazioni per gli under 36 degli anni scorsi, che purtroppo in questo 2024 sono state ridotte fino a limitarne enormemente la platea. Per ovviare, in tanti casi entrano in gioco i genitori.

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La firma di garanzia del genitore è considerata donazione? – sardegnaoggi.it

La fideiussione infatti è una risoluzione per ottenere la fiducia della banca. La domanda che però viene sempre più spesso posta a riguardo è se una firma di garanzia da parte del genitore possa essere considerata una donazione. Partendo dal fatto che fare da garante significa impegnarsi a pagare un debito di un’altra persona, c’è da dire che il genitore firma per aiutare il figlio, ma al tempo stesso non fa uscire nulla dalle sue tasche, finché il figlio si impegnerà a pagare il suo mutuo.

Fideiussione o donazione, cosa rischiano i figli del genitore donante

La donazione, per sua natura, invece è rappresentata dall’attribuzione di un diritto (di norma la proprietà su un bene) senza alcuna controprestazione in cambio, la fideiussione non attribuisce alcun diritto. Peraltro, è nullo l’impegno di una futura donazione, nel senso che la donazione è valida solo nel momento in cui viene fatta, non è una promessa.

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Fideiussione o donazione, cosa rischiano i figli del genitore donante – Sardegnaoggi.it

Da ciò deriva che la firma di una fideiussione di rilevante valore non può richiedere la forma dell’atto notarile. Cosa significa tutto ciò? La remissione del debito costituisce una donazione ‘indiretta’. Dunque, se il padre che ha saldato il debito, alla sua morte non ha lasciato agli altri eredi legittimari le quote a essi riservate dalla legge, queste ultime devono essere cedute direttamente dal figlio che ha ottenuto la fideiussione, con una restituzione della somma.

Questo è dal punto di vista teorico, ma dal punto di vista pratico, il soggetto che ha ottenuto la fideiussione, obbligato a pagare gli altri eredi, sarà verosimilmente nullatenente, è quindi molto probabile che gli eredi legittimari resteranno senza niente, non potendo recuperare nient’altro che il controvalore in denaro della fideiussione con un pignoramento dei beni del soggetto che ha ricevuto il denaro.

La questione quindi è molto complessa e vale sempre la pena affrontare tutto con un consulente prima di avvicinarsi all’idea di richiedere un mutuo con firma di un genitore a garanzia dell’atto per non ritrovarsi dopo nei pasticci.

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