Se hai un parente che ha una serie di debiti, è importante imparare a difendersi e a conoscere le norme per tutelarsi al meglio.
Nel corso della vita possono esservi avvicendamenti di vario genere, e questo può portare ad accumulare dei debiti. Questo purtroppo, soprattutto nel caso di un genitore, può inevitabilmente ripercuotersi sui figli. I debiti possono essere contratti per i più svariati motivi, ma quelli con il Fisco sono i più rischiosi, perché prevedono pignoramenti, fermi amministrativi e molto altro.
Quando si devono soldi al Fisco o a degli istituti di credito, è sempre possibile rateizzare la somma, ma il punto è che può capitare che una persona perda il lavoro, ad esempio, e non sia più in grado di pagare una determinata somma mensile. Quando questo accade, si può arrivare al punto di smettere di pagare e questo è l’inizio di una serie di problemi più importanti che si possono riflettere sui propri familiari e sui figli, per ciò che concerne il futuro.
Se hai un parente con debiti, ecco che rischi corri
Quando un genitore passa a miglior vita, i figli devono scegliere se accettare l’eredità loro lasciata dal defunto. È una prassi, ma non va sempre tutto liscio, soprattutto se il genitore ha lasciato debiti e i figli non sono nelle condizioni di saldarli.
In molti si chiedono che cosa accada quando un genitore muore e lascia dei debiti, oltre all’eredità. Ebbene, il passaggio dei debiti contratti in vita dal genitore non è affatto automatico, ma se si accetta l’eredità, i figli dovranno saldare quanto dovuto dal defunto.
I creditori, se il genitore è in vita, non possono rivalersi sui figli, ma se muore, sì. Ma solo se i figli accettano l’eredità, altrimenti no. Naturalmente i debiti saranno proporzionati in base alla spettante porzione di eredità, non tutto il debito. Per la rinuncia all’eredità, basta andare da un notaio, oppure far passare 10 anni dalla morte del genitore, non accettando l’eredità.
Se nel corso degli anni successivi al decesso del genitore, il figlio mostra interesse per l’eredità, e vende o affitta i beni del defunto, allora tacitamente l’accetta, e con essa pure i debiti che ne conseguono. Per conoscere la situazione debitoria del defunto, dovrà decidere con beneficio di inventario. Potrà, in questo modo, valutare i vari debiti contratti dal genitore e poi scegliere se accettare oppure no.