Economia e Lavoro

Educazione finanziaria dei figli, dare la paghetta è giusto o sbagliato?

Sono tantissimi i genitori che danno la paghetta ai figli, ma siamo sicuri che sia un comportamento corretto da adottare? Ecco cosa dicono gli esperti

Dare la paghetta ai figli è, ormai, un comportamento condiviso dalla maggior parte dei genitori e visto come un gesto normale e giusto. Sono molte le domande, però, che sorgono in questi casi. La prima, naturalmente, è: siamo sicuri che sia giusto consegnare una somma di denaro ai propri figli? Seguita, poi, dalle classiche: a che età è giusto iniziare a dare la paghetta? Quanti soldi dare ai propri figli? È meglio dare una paghetta mensile o settimanale? Vediamo la risposta a questa e a tante altre domande.

Paghetta sì o paghetta no? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo

Il tema della paghetta, come abbiamo visto, potrebbe mandare in crisi ogni genitore, anche quelli che pensano di essere sicuri al 100% a proposito dell’educazione del proprio figlio. Innanzitutto, è importante chiarire che il tema del denaro non dovrebbe essere un tabù nel rapporto tra genitori e figli. Superare la reticenza e fornire una corretta educazione finanziaria è una delle responsabilità fondamentali di ogni genitore, con l’obiettivo di consentire a bambini e ragazzi di sviluppare un rapporto sano ed equilibrato con il denaro, a beneficio del loro futuro benessere.

Quindi, possiamo dire che è giusto responsabilizzare i figli anche tramite uno strumento come quello della paghetta. L’educazione finanziaria, inoltre, riveste un’importanza fondamentale, tanto che è anche menzionata nella Costituzione Italiana. L’articolo 47, infatti, protegge il diritto al risparmio di ogni cittadino. Per promuovere questo obiettivo, l’Associazione Bancaria Italiana ha avviato un programma di educazione finanziaria nelle scuole, che include vari strumenti didattici utilizzabili anche a casa. Questo costituisce un ottimo punto di partenza per introdurre l’argomento all’interno della propria famiglia.

Paghetta ai figli | Pixabay @Antonio_Diaz – Sardegnaoggi

A che età iniziare a dare la paghetta?

Ora che abbiamo visto che dare la paghetta è una buona idea, dobbiamo assolutamente risolvere altri dubbi. Il primo di questi, sicuramente, è: a che età è consigliabile iniziare ad abituare i figli a questa responsabilità?

Su questo punto gli psicologi sono concordi: l’età giusta è intorno agli 11 anni, quando i bambini iniziano a sentirsi maggiormente responsabili, iniziano un percorso importante come quello delle scuole medie, e iniziano a fare le prime esperienze da soli (ad esempio, andare ai compleanni senza la presenza dei genitori, recarsi a scuola da soli e molto altro).

È meglio dare una paghetta mensile o settimanale?

Il secondo dubbio riguarda la cadenza con cui elargire la paghetta: è consigliabile una paghetta mensile o settimanale? Per i bambini più piccoli, come quelli delle scuole medie, secondo gli esperti è consigliabile optare per una paghetta settimanale, poiché è più gestibile e più difficile da spendere in poco tempo.

I ragazzi più grandi, che, magari, hanno dimostrato di saper gestire i propri risparmi, possono invece ricevere una paghetta mensile, che offre loro maggiore autonomia nell’amministrazione dei fondi.

A quanto deve ammontare la paghetta?

Arriviamo ora alla domanda delle domande: quanto è consigliabile dare come paghetta?

Per rispondere, bisogna prima riflettere su due aspetti fondamentali. Il primo riguarda la disponibilità finanziaria dei genitori: naturalmente, se non si ha la possibilità di dare più di una determinata somma di denaro al proprio figlio, non ci si deve sentire obbligati a fare i salti mortali pur di raggiungere l’importo consigliato.

Il secondo, invece, riguarda il costo della vita dei nostri giorni. Tantissimi genitori, infatti, sono cresciuti in un’epoca in cui tutto costava molto meno, e anche le paghette erano, scuramente, minori rispetto a oggi. Bisogna pensare che, in ogni caso, quei pochi soldi consentivano di togliersi qualche sfizio e di appagare i propri bisogni. Non bisogna, però, trasportare quelle abitudini al giorno d’oggi: non vogliamo sembrare banali, ma anche comprare un semplice gelato, ormai, porta via gran parte della paghetta. Per questo motivo non bisogna avere timore di dare qualche soldo in più (naturalmente se si ha la possibilità di farlo) ai propri figli rispetto a quanto paventato. E se la cifra consigliata, che vedremo a breve, non rispetta le vostre aspettative, tenete bene a mente ciò che abbiamo appena detto.

Ma, quindi, cosa consigliano gli psicologi a proposito della somma da dare ai propri figli come paghetta? Per i ragazzi delle scuole medie, una cifra settimanale compresa tra 5 e 8 euro è appropriata. Per gli studenti delle scuole superiori, invece, si consiglia di iniziare con un minimo di 50 euro al mese, fino ad arrivare a 80 euro.

Federico Liberi

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