Detrazioni in 730: controlla questo particolare o le perdi, allarme dei CAF

Può capitare di non badare a certi dettagli sui documenti fiscali rischiando di perdere importanti rimborsi: ecco come si può evitare.

Non sempre è colpa del contribuente. Alcune volte certi documenti fiscali arrivano errati o non perfettamente completi. Molte persone credono che sia a quel punto un rimborso ormai perduto e per motivi svariati non vanno fino in fondo, perdendo l’opportunità di poter rimediare.

Detrazioni in 730 allarme dei CAF
Spese sanitarie e detrazioni fiscali: avviso dei CAF (sardegnaoggi.it)

Per alcune spese è importante fare molta attenzione, come riportato dai CAF, è infatti indispensabile capire quali sono i limiti per potervi aderire e quali invece le condizioni che potrebbero portare alla perdita del beneficio. Gli addetti ai lavori lanciano un vero e proprio allarme a riguardo. 

Spese sanitarie e detrazioni fiscali: avviso dei CAF

I Centri di Assistenza Fiscale (CAF) lanciano un allarme sulla corretta gestione delle fatture sanitarie, in particolare riguardo all’imposta di bollo di 2 euro. Le detrazioni fiscali sulle spese sanitarie sono un’opportunità importante per ridurre il carico fiscale, ma è essenziale prestare attenzione ad alcuni dettagli per non rischiare di perderle.

Detrazioni in 730: controlla questo particolare o le perdi
Detrazioni, il dettaglio da controllare (sardegnaoggi.it)

Le spese sanitarie possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi utilizzando il modello 730. Questo vale sia per le spese sostenute per sé stessi che per i familiari a carico. La detrazione è calcolata in base all’anno di pagamento, pertanto, nel 730/2024 (anno d’imposta 2023), si potranno detrarre le spese sanitarie pagate nel 2023.

 

Per beneficiare della detrazione, il pagamento deve essere effettuato con uno strumento tracciabile: bonifico ordinario, carta di credito, carta prepagata, assegno, ecc. Tuttavia, ci sono eccezioni per le quali è possibile detrarre anche le spese pagate in contanti:

– Acquisto di farmaci e medicinali, compresi quelli omeopatici
– Acquisto di dispositivi medici
– Prestazioni sanitarie fornite da strutture pubbliche
– Prestazioni sanitarie fornite da strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale (SSN)

È fondamentale che le spese sanitarie siano supportate dalla documentazione appropriata. Per l’acquisto di medicinali e farmaci, è necessario lo scontrino parlante, che deve riportare la natura del farmaco e il codice fiscale del contribuente. Questo codice non può essere aggiunto manualmente in un secondo momento.

Per le prestazioni sanitarie, esami di laboratorio e simili, è necessaria una fattura o una ricevuta fiscale che indichi chiaramente la natura della prestazione e il codice fiscale del contribuente. La detrazione per le spese sanitarie è soggetta a una franchigia di 129,11 euro.

Questo significa che, se nel 2023 le spese sanitarie totali ammontano a 500 euro, la detrazione del 19% si applica sulla differenza tra 500 euro e 129,11 euro. Se le spese totali sono inferiori a 129,11 euro, non si ha diritto ad alcuna detrazione. L’imposta di bollo, pari a 2 euro, deve essere applicata sulle fatture o ricevute esenti da IVA superiori a 77,47 euro.

Questo importo è anch’esso detraibile al 19% come onere accessorio, purché il bollo sia stato esplicitamente trasferito al cliente e indicato separatamente sulla fattura o ricevuta. Può succedere che il contribuente riceva una fattura o una ricevuta senza l’imposta di bollo, anche se questa era necessaria.

In tali casi, come chiarito dalla Circolare n. 14/E del 2023 dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente può comunque portare in detrazione l’importo del bollo se provvede personalmente al pagamento, sia per inadempienza del professionista sia per accordo tra le parti. Il contribuente deve quindi acquistare un contrassegno telematico e apporlo sul documento di spesa.