Nuovo aiuto approvato dal Governo di Giorgia Meloni: 608 euro al mese subito per i pensionati. Vediamo a chi spettano.
Buone notizie per milioni di pensionati: arrivano 608 euro al mese. Il Governo ha approvato un nuovo aiuto che si rivolge alla fascia più anziana della popolazione. Vediamo, nei dettagli, chi potrà beneficiare di questa nuova agevolazione.
Il nodo delle pensioni resta sempre il più difficile da sciogliere per qualunque Governo. L’attuale Esecutivo si trova di fronte a problemi enormi su questo fronte. Da un lato, infatti, vi è l’esigenza di agevolare le uscite anticipate dal lavoro per favorire il ricambio generazionale.
Dall’altro lato, tuttavia, bisogna anche provvedere ad aumentare l’importo delle pensioni che, attualmente, sono tra le più basse in Europa e del tutto inadeguate a far fronte ai costi della vita. Soprattutto dopo che, a causa dell’inflazione, anche i beni di prima necessità hanno subito rialzi allarmanti.
Ogni anno, infatti, milioni di pensionati italiani si trasferiscono all’estero, in paesi dove tanto il clima quanto le tasse sono più miti. Per questo il Governo Meloni ha approvato un nuovo aiuto: 608 euro al mese per i pensionati. Non per tutti ma solo per la fascia economica più svantaggiata.
Sei in pensione? Per te 608 euro tutti i mesi
Nuova misura messa in campo dal Governo Italiano per sostenere i pensionati. Molti, dal prossimo anno, potranno ricevere ben 608 euro tutti i mesi. Vediamo cosa bisogna fare per fruire del nuovo beneficio.
È altamente probabile che, anche per il 2025, il Governo di Giorgia Meloni approverà una “rivalutazione speciale” per le pensioni minime. In pratica, oltre alla rivalutazione annua che interessa tutte le pensioni, le pensioni minime, molto probabilmente, anche nel 2025, saranno soggette ad un’ulteriore rivalutazione.
Attualmente il trattamento minimo dell’Inps corrisponde a 598,61 euro al mese. Con la legge di Bilancio 2023, l’Esecutivo di Centrodestra aveva approvato una rivalutazione dell’8,1% per tutte le pensioni a cui si era aggiunta una rivalutazione speciale per le pensioni minime: dell’ 1,5% per i soggetti con meno di 75 anni e addirittura del 6,4% per le persone dai 75 anni in su.
La situazione era stata ridimensionata con la legge di Bilancio 2024 che ha visto le pensioni rivalutarsi solo del 5,4% mentre la rivalutazione delle minime si era fermata al 2,7%. Non è ancora ben chiaro come procederà il Governo nel 2025. Una cosa, però, è chiara: non si può più fare extra deficit.
Per trovare i soldi necessari a confermare il taglio del cuneo fiscale e la riforma dell’Irpef potrebbe essere fatto qualche taglio proprio sulle pensioni. Pertanto si ipotizza che il prossimo anno la rivalutazione delle pensioni minime non salirà oltre l’1,6%. Se così fosse i pensionati che ricevono il trattamento minimo dell’Inps passerebbero dagli attuali 598,61 euro al mese a circa 608 euro.