Scopriamo le nuove regole da seguire quando si vogliono dare soldi a figli e parenti. Se non si rispettano scattano i controlli del Fisco.
La Legge definisce chiaramente le regole, i limiti e la tassazione sulle donazioni di soldi a figli e parenti. Il trasferimento di denaro è concesso ma solo rispettando alcune condizioni che evitano di finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate.
Le donazioni di soldi dai genitori ai figli sono prassi comune. Considerando la precarietà del lavoro e gli stipendi bassi non è raro che fino a grandicelli i figli debbano contare sull’aiuto economico di mamme e papà. Un atto d’amore e di supporto che la Legge permette ma imponendo dei limiti ben precisi.
Nella lotta contro l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, infatti, ogni transazione di denaro deve avvenire alla luce del sole e il Fisco deve capire in modo chiaro e inequivocabile la provenienza dei soldi e il motivo del passaggio da una persona all’altra, anche se si tratta di un genitore che dona al figlio. Le regole da conoscere sono numerose. Ci sono obblighi e procedure ammesse, tasse e costi da sostenere.
Il modo migliore per donare soldi è tramite bonifico facendo attenzione alla causale. Bisognerà indicare chiaramente il motivo del trasferimento del denaro scrivendo, ad esempio, “contributo per le spese” oppure “Regali in favore di…” o ancora “Aiuto economico per l’acquisto di un’auto”. La Legge stabilisce come il bonifico sia indispensabile in caso di donazioni di modico valore. Non specifica, però, il limite preciso che fa scattare la necessità di ricorrere ad un atto notarile.
Il modico valore, infatti, dipendete dalle disponibilità di chi dona. Una donazione di 600 euro da parte di chi percepisce 4 mila euro al mese è di modico valore. Se i 600 euro vengono donati da chi prendere una pensione di 1.000 euro allora le cose cambiano. Servirà un atto pubblico presso un notaio per giustificare lo spostamento del denaro anche da genitore a figlio. In alternativa è concessa la scrittura privata valida ai fini legali e dunque autenticata da un notaio e registrata presso l’Agenzia delle Entrate.
Attenzione, poi, al limite della donazione con riferimento alle quote di eredità legittime da non superare. Per quanto sia un atto liberale, la donazione deve tener conto delle soglie di quote legittime sull’eredità stabilite dalla Legge. Infine ci sono le tasse da pagare sulle donazioni. Variano in base al grado di parentela e all’importo donato. Per il coniuge e i parenti il linea retta come i figli l’aliquota è del 4% con franchigia di 1 milione di euro.
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