Esistono monete che hanno un valore molto maggiore rispetto a quello che si può pensare. Hai una di queste da 20 centesimi? Non spenderla per nessun motivo!
L’universo delle monete rare rappresenta un ambito remunerativo nel mondo del collezionismo. Gli appassionati di numismatica si dedicano costantemente alla ricerca di esemplari preziosi, e potrebbe persino accadere che un tesoro si nasconda in un cassetto dimenticato. Andare alla ricerca di monete rare è diventata la passione di moltissime persone, ma sono pochi quelli che possono dire di averne una. Non tutti lo sanno, ma tra le monete da 20 centesimi ce ne sono alcune considerate decisamente rare, motivo per cui non dovete assolutamente spenderle! Ecco quali sono.
Le monete da 20 centesimi rare: ecco quali sono e quanto valgono
Discutere di monete da 20 centesimi rare implica riferirsi a esemplari che, nel tempo o anche subito, vengono ritenuti limitati o addirittura unici per varie ragioni. Ma cosa rende una moneta da 20 centesimi rara? Quando uno Stato decide di aggiornare o introdurre una nuova moneta, segue una serie di procedure standard, che portano prima all’approvazione e poi alla produzione della moneta (termine che indica la sua “fabbricazione”).
Le prime monete coniate, in particolare la prima, presentano già una caratteristica di rarità (essendo appunto le prime ad essere state prodotte dalla Zecca di Stato). Tra le altre caratteristiche che possono rendere rare le monete da 20 centesimi troviamo:
- un errore durante la produzione (specifici elementi geometrici o raffigurazioni approvate per la moneta originale vengono alterati per un errore casuale da parte dell’uomo o del macchinario che l’ha prodotta);
- una raffigurazione in serie limitata (alcune monete potrebbero presentare stampe, scritte e figure differenti rispetto all’originale per commemorare un evento significativo);
- un errore nella forma della moneta, che può ad esempio mostrare imprecisioni sul bordo, una parte liscia anziché zigrinata, non essere completamente piatta e altre caratteristiche simili.
Ma quali sono, quindi, le monete da 20 centesimi più rare? Ecco la lista dettagliata.
20 centesimi del 1999
I primi 20 centesimi rari di euro che abbiamo scelto di includere sono quelli coniati nel 1999, che riportano sulla faccia della moneta l’anno di ufficializzazione dell’euro, ma non l’effettiva entrata in circolazione, avvenuta nel 2002. È importante fare una precisazione: ogni nazione ha seguito procedure diverse. In Italia, le monete da 20 centesimi rare con data 1999 furono prodotte per un errore di conio e subito ritirate e distrutte dal mercato. Tuttavia, alcune monete riuscirono a circolare illegalmente tra vari collezionisti. Ricordiamo che, poiché sulle monete da 20 centesimi italiane è obbligatorio riportare la data del 2002, possedere monete rare da 20 centesimi con data 1999 è un reato. La situazione è diversa per i 20 centesimi rari del 1999 spagnoli e francesi (due nazioni che hanno coniato le monete già nel 1999). In questi casi, la quantità in circolazione è alta, non vi sono errori e la rarità risiede proprio nel fatto che si tratta della prima serie.
20 centesimi del 2002
Una seconda moneta da 20 centesimi rara (sempre in euro) si trova nella serie francese coniata nel 2002. Sebbene l’anno di conio sia corretto, ossia tre anni dopo la prima serie, ciò che rende rari alcuni esemplari sono errori strutturali. In dettaglio, a differenza della moneta da 20 centesimi italiana, che raffigura la celebre opera di Boccioni, la moneta francese presenta due facce. La prima raffigura l’Europa, identica a quella delle monete delle altre nazioni, mentre la seconda rappresenta una seminatrice. In questo caso, l’errore di conio che ha reso rari alcuni pezzi riguarda la parte terminale della facciata, che dovrebbe presentare specifiche rientranze (scavate nel metallo), ma che invece risulta più liscia rispetto all’originale, conferendole così una caratteristica di rarità.
20 centesimi della Slovenia
Tra i 20 centesimi rari di euro ci sono anche alcune particolari monete slovene, coniate tra il 2007 e il 2009. Sul retro raffigurano due cavalli leggermente sovrapposti, una rappresentazione che gli esperti ritengono possa diventare molto ricercata. La Zecca di Stato slovena ha adottato questa particolare raffigurazione, continuando a produrla per circa tre anni. Ciò ha consentito l’introduzione nel sistema monetario di un buon numero di monete, pur essendo in tiratura più limitata rispetto a quelle coniate per periodi più lunghi. La scritta “Slovenja” è intervallata da stelle lungo tutto il bordo, mentre la scritta “Lipicanec” rende omaggio alla razza equina rappresentata. Il conio del 2009 è particolarmente raro a causa dell’assenza di specifici dettagli presenti invece nelle versioni del 2007 e 2008.
20 centesimi del Portogallo
Un’altra moneta da 20 centesimi rara è quella del Portogallo (in edizioni di conio specifiche che indicheremo a breve). Partendo dalla descrizione, anche in questo caso troviamo due facce: una comune a tutte le monete europee e una diversa. Sul lato nazionale, al centro, è presente il sigillo del re portoghese Don Alfonso Henriques, che raffigura una croce con la scritta “Portugal”. Intorno alla croce ci sono 7 castelli e 5 stemmi araldici, mentre sul bordo troviamo 12 stelle. Tra i 20 centesimi rari del Portogallo, spicca sicuramente la serie del 2007, con una tiratura molto limitata di 24.000 pezzi. Altre serie rare includono quella del 2014 (con 22.500 monete) e quella del 2019 (con 25.500 monete).