Economia e Lavoro

A Montecarlo la tassazione è davvero meno pesante? Il confronto con l’Italia

Da Sinner a Berrettini, passando per Max Verstappen e Lewis Hamilton. Ecco perchè tante celebrità scelgono il Principato come loro residenza

Negli ultimi anni, tante celebrità, in particolare nel mondo dello sport, hanno scelto Montecarlo come loro residenza. Questo piccolo e lussuoso angolo del Principato di Monaco è celebre non solo per la sua esclusività, ma anche per essere uno dei più noti paradisi fiscali al mondo. Questo solleva la domanda: perché Montecarlo attira così tanti personaggi facoltosi, e quanto effettivamente si risparmia in termini di tasse scegliendo di vivere lì?

Il fascino di Montecarlo

Il tema è tornato alla ribalta in Italia con le polemiche attorno al numero uno del tennis Jannik Sinner, che ha scelto di stabilirsi proprio a Montecarlo. Ma Sinner non è certo il primo a fare questa scelta. Anche nel mondo della Formula 1, numerosi campioni hanno preso la stessa decisione: da Giancarlo Fisichella a Max Verstappen, da Lewis Hamilton a Lando Norris, fino a Valtteri Bottas. Tra gli altri atleti di rilievo che vivono nel Principato, ci sono i tennisti Novak Djokovic, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti. In realtà, a Montecarlo risiedono circa 8.000 italiani, un numero sorprendente considerata la piccola estensione del territorio. Oltre agli sportivi, anche molti imprenditori e professionisti di alto livello hanno scelto Montecarlo come loro residenza.

Le agevolazioni fiscali di Montecarlo

Il principale fattore che attira queste persone verso Montecarlo è, senza dubbio, il regime fiscale estremamente favorevole. Nel Principato non esiste infatti l’imposta sul reddito delle persone fisiche, l’equivalente della nostra IRPEF. In Italia, questa imposta è progressiva e varia dal 23% in su, a seconda del reddito. Inoltre, in Italia ci sono altre imposte legate ai redditi, come quelle sulle vincite o sul trattamento di fine rapporto. A Monaco, invece, questo tipo di imposizione fiscale non esiste, il che rappresenta un vantaggio considerevole per chi ha redditi molto elevati.

Auto Montecarlo | – Unsplash @Lum Lumi – sardegnaoggi.it

Quando si parla di acquistare casa a Montecarlo, l’imposta di registro, che è del 6% per una transazione semplice e del 9% per operazioni più complesse, potrebbe sembrare elevata. Tuttavia, se paragonata alle imposte italiane, dove l’aliquota per l’acquisto di una seconda casa è proprio del 9%, Montecarlo resta comunque competitivo, soprattutto considerando l’assenza di altre tasse gravose.

Il regime fiscale monegasco

Montecarlo applica un’IVA del 20%, leggermente inferiore rispetto all’Italia, dove l’aliquota ordinaria è del 22%. Nonostante ciò, molti dei beni essenziali in Italia godono di un’aliquota ridotta, cosa che non accade a Monaco, dove l’aliquota standard si applica alla maggior parte dei prodotti. Tuttavia, questo leggero risparmio sull’IVA è solo uno degli aspetti che rendono il Principato un luogo così ambito.

Un altro aspetto cruciale è l’assenza di imposte locali come l’IMU, che in Italia rappresenta un costo significativo per i proprietari di immobili. Inoltre, essendo privo di IRPEF, Monaco non prevede le addizionali comunali e regionali, né altre forme di tassazione sul patrimonio personale, come la patrimoniale o le tasse sulle plusvalenze. Un altro vantaggio notevole è l’assenza di tasse di successione tra coniugi, figli e genitori, un’ulteriore agevolazione che contribuisce a rendere il Principato particolarmente attraente per le famiglie benestanti.

Il costo della vita a Montecarlo

Se da un lato il regime fiscale di Montecarlo è molto vantaggioso, dall’altro vivere nel Principato non è alla portata di tutti. I prezzi delle case sono tra i più alti al mondo, il che significa che solo chi dispone di un patrimonio considerevole può permettersi di comprare o affittare una residenza. Inoltre, per stabilirsi a Monaco, è necessario soddisfare una serie di requisiti rigorosi. Tra questi, l’obbligo di avere una residenza fissa, che può essere acquistata o affittata, e il bisogno di dimostrare una buona condotta morale tramite un certificato del casellario giudiziale.

Ma non finisce qui: uno degli ostacoli più significativi per chi desidera trasferirsi a Montecarlo è l’apertura di un conto corrente presso una banca privata locale, con un deposito minimo richiesto di 500.000 euro. Questo requisito da solo esclude la maggior parte delle persone dal poter vivere nel Principato.

Le entrate del Principato

Nonostante le esigue imposte dirette, il Principato di Monaco riesce a sostenersi economicamente grazie a entrate derivanti principalmente dal turismo e dal gioco d’azzardo. Il famoso Casinò di Montecarlo è una delle principali attrazioni della città e contribuisce in maniera significativa al bilancio dello Stato. Inoltre, la città attira ogni anno milioni di turisti grazie alla sua posizione privilegiata sulla Costa Azzurra, ai suoi eventi mondani e alle sue strutture di lusso.

 

Andrea Zoccolan

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