Va retribuito anche questo ai lavoratori dipendenti: il ‘dettaglio’ che riesce a fare la differenza

I lavoratori dipendenti spesso non sanno di aver diritto al pagamento di un una particolare prestazione lavorativa che troppo spesso viene trascurata.

In linea di principio il contratto di ogni lavoratore dipendente fissa un numero di ore settimanali per le quali si percepisce uno stipendio fisso. Al superamento del monte ore giornaliero, che può scattare nel momento in cui è necessario trattenersi sul posto di lavoro per smaltire lavoro arretrato o per gestire lavoro in eccesso, parte il calcolo delle ore di lavoro straordinario. Le ore di straordinario vengono retribuite con una maggiorazione rispetto alla retribuzione delle ore settimanali previste dal contratto. Il calcolo delle ore di lavoro ordinario e straordinario determina di mese in mese l’ammontare della busta paga del lavoratore.

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I lavoratori dipendenti devono essere pagati da prima che inizino a lavorare – sardegnaoggi.it

Queste informazioni rappresentano le nozioni base che dovrebbero essere in possesso di tutti i lavoratori che si apprestano a sottoscrivere un contratto da lavoratore dipendente. Tuttavia, nella maggior parte dei casi i lavoratori non sono informati sui dettagli del calcolo dell’orario di lavoro che va a influire talvolta in maniera significativa sulla retribuzione.

Va retribuito anche il tempo necessario per accendere il PC: la sentenza a favore dei lavoratori

Per esempio, moltissimi lavoratori devono eseguire ogni giorno una lunga trafila di operazioni allo scopo di raggiungere la propria postazione di lavoro ed eseguire l’accensione di tutte le apparecchiature elettroniche necessarie allo svolgimento delle loro mansioni. Tali operazioni vengono definite procedure di log-on e di log-of che, secondo una recentissima sentenza, vanno tenute presenti nel contratto.

Le procedure di log-on  e di log-off vanno retribuite al lavoratore che è tenuto ad eseguirle ogni giorno perché si tratta di operazioni strettamente propedeutiche allo svolgimento del lavoro in sé e per sé. Questo significa che, essendo inevitabili e necessarie allo svolgimento del lavoro, tali operazioni vanno considerate come parte integrante dell’orario lavorativo, quindi bisogna tenerne conto al momento del calcolo dello stipendio.

Va retribuito anche il tempo necessario per accendere il PC
Il tempo per il log-on va retribuito – sardegnaoggi.it

Questo significa che per un impiegato che lavora a un terminale, il calcolo delle ore di lavoro non può partire dal momento del suo log-on, ma deve partire prima, considerando quindi anche il tempo necessario per eseguire le procedure sopra descritte. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione nell’ordinanza n.14848 del 28 Maggio 2024.

Nell’ordinanza in questione la Cassazione ha dato torto a un’azienda che si rifiutava di conteggiare nell’orario di lavoro il tempo intercorrente tra l’ingresso in sede di lavoro e l’accensione dei computer e, a fine giornata, quello intercorrente tra lo spegnimento dei computer e l’uscita dalla sede, quindi il tempo necessario alle procedure di lo-on e di log-off.