I pensionati che hanno dei debiti possono subire il pignoramento dell’assegno. Come scongiurare questo pericolo?
Le pensioni dei contribuenti italiani sono sempre più misere e, in molti casi, non consentono di affrontare le spese impreviste. Per questo motivo, tante persone sono costrette a indebitarsi. In tal caso, il rischio maggiore è di subire il pignoramento della pensione.
Una parte della prestazione viene trattenuta forzatamente, per consentire ai creditori di soddisfare le proprie pretese e di recuperare le somme spettanti. Tramite il pignoramento dell’assegno pensionistico, viene predisposto un accurato piano di rientro del debito non pagato, che permette il trasferimento diretto al creditore dei soldi sottratti dalla pensione, prima che vengano accreditati al pensionato.
Ma esiste un metodo per scoprire se la propria pensione è stata pignorata e quali sono i limiti all’importo che può essere trattenuto mensilmente? Scopriamo le novità per l’anno in corso, che devono essere conosciute sia dai creditori sia dai pensionati debitori.
Chi teme di dover fare i conti con il pignoramento della pensione, deve sapere che non tutto l’importo dell’assegno può essere destinato all’estinzione del debito, perché esistono dei precisi limiti. La legge stabilisce che va garantito al contribuente il cd. minimo vitale, ossia una somma impignorabile, necessaria per soddisfare le esigenze quotidiane primarie.
Anche la cifra che può essere pignorata non è sempre la stessa, perché varia di anno in anno, a seguito dell’adeguamento al costo della vita, rapportato all’importo dell’Assegno sociale (rivalutato periodicamente). La determinazione del minimo vitale non è complicata, perché segue una regola ben precisa. Non può, infatti, essere pignorata la parte della pensione pari a 2 volte l’Assegno sociale.
Per capire qual è la cifra da destinare ai creditori che può essere sottratta, bisogna raddoppiare la cifra dell’Assegno sociale, che, per il 2024, ammonta a 534,41 euro. Di conseguenza, l’importo della pensione che può essere pignorato corrisponde a 1.068,82 euro. Alla restante quota della pensione, poi, può essere pignorato l’1/5. In pratica, per determinare la somma esatta, basta sottrarre dalla pensione i 1.068,82 euro e calcolare il 20% del risultato.
Ricordiamo, infine, che non tutte le pensioni possono essere pignorate. Nel dettaglio, il provvedimento può essere disposto solo nei confronti dei trattamenti previdenziali e, dunque, non anche di quelli assistenziali. Sono escluse la pensione di invalidità civile, l’indennità di accompagnamento e l’Assegno sociale; può, invece, essere oggetto di pignoramento la pensione di reversibilità spettante ai superstiti. Questa regola serve a garantire la giusta tutela alle fasce più deboli della popolazione.
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