In questo articolo vedremo tutto ciò che c’è da sapere a proposito del codice fiscale inverso e sulla sua utilità
Il calcolo del codice fiscale consente, conoscendo il nome, il cognome, il luogo e la data di nascita di una persona, di determinare il codice fiscale a essa associato. Per chi conosce il funzionamento del codice, questo processo non risulta particolarmente complesso, fatta eccezione per l’ultima cifra. Invece, il calcolo inverso del codice fiscale, che permette di risalire ai dati originari partendo dal codice stesso, può essere un po’ più complesso e necessita diversi passaggi. Ma a cosa serve il calcolo inverso? Ci sono situazioni in cui si possiede il codice fiscale di una persona e si ha bisogno di estrarre informazioni come la data e il luogo di nascita, e per riuscirci è necessario il calcolo inverso del codice fiscale. Va precisato subito che il codice fiscale identifica in modo univoco una persona, poiché ogni soggetto ha un codice di sedici caratteri unico. Ma come si possono ottenere i dati partendo da questi sedici caratteri? Dal codice fiscale è possibile dedurre la data di nascita, il luogo di nascita e il genere della persona, mentre risalire al nome e al cognome è più difficile a causa delle numerose variabili in gioco. Ma vediamo tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Il codice fiscale serve a identificare un cittadino nelle interazioni con la Pubblica Amministrazione ed è essenziale per iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale e per la scelta del medico. Solo il codice fiscale rilasciato e certificato dall’Agenzia delle Entrate è valido e non ha scadenza. Il codice fiscale di una persona è una sequenza alfanumerica di 16 caratteri che sintetizza i principali dati anagrafici del titolare, quali nome, cognome, sesso, luogo e data di nascita. In sostanza, è un codice che racchiude l’identità della persona a cui appartiene.
Per chi ha familiarità con la struttura del codice fiscale, estrarre alcune informazioni personali non è particolarmente difficile. Tuttavia, ricavare altri dettagli, come il nome e il cognome, può risultare impraticabile. Il processo di calcolo del codice fiscale inverso consente di decodificare il codice, permettendo di ottenere solo alcuni dei dati anagrafici.
Il codice fiscale inverso è il metodo opposto al calcolo del codice fiscale: si parte dal codice alfanumerico per risalire ai dati personali. Da questo codice è possibile estrarre con facilità informazioni come il sesso, la data di nascita e il comune di nascita. Al contrario, dedurre nome e cognome risulta complicato a causa delle numerose variabili coinvolte.
Infatti, sia per il nome sia per il cognome, vengono generalmente utilizzate le prime tre consonanti, e questo può portare a codifiche identiche per nomi diversi.
A questo punto, potrebbe sorgere la domanda: qual è l’utilità del calcolo del codice fiscale inverso? Nella maggior parte dei casi, serve a verificare la correttezza del codice fiscale fornito, ad esempio, per un ordine o una fattura. In altre circostanze, quando alcuni dati forniti, come la data o il luogo di nascita, risultano chiaramente errati, il calcolo inverso può aiutare a identificare quelli corretti.
Come si scompone un codice fiscale per ricavare i dati del soggetto? Che si proceda manualmente o tramite strumenti online, come già accennato, è possibile ottenere con certezza le seguenti informazioni:
Rimangono invece incerti il nome e il cognome del titolare.
Per comprendere meglio come effettuare il calcolo inverso del codice fiscale, vediamo come è strutturato:
Se il nome o il cognome non contengono tre consonanti, si prenderanno le prime due consonanti e la prima vocale (ad esempio, “Luca” diventa LCU) oppure, in mancanza di consonanti sufficienti, la prima consonante e le prime due vocali (ad esempio, “Eva” diventa VEA).
Per determinare la data di nascita a partire dal codice fiscale, è necessario esaminare i caratteri dal settimo all’undicesimo. Ad esempio, se troviamo “85T29”, possiamo dedurre che si tratta di un uomo nato il 29 dicembre 1985, poiché la lettera “T” indica dicembre e “29” rappresenta il giorno di nascita. Se fosse stata una donna, avremmo visto “85T69”, dove “69” indica un giorno di nascita aumentato di 40.
Nel codice fiscale, i mesi sono rappresentati da lettere specifiche:
Queste lettere sono le prime dodici dell’alfabeto, escluse quelle che potrebbero essere confuse con numeri o altre lettere: la F (simile alla E), la G (simile alla C), la I (simile al numero 1), la N (simile alla M), la O (simile allo 0), e la Q (simile allo 0).
Il calcolo del codice fiscale per i cittadini stranieri segue lo stesso metodo di quello italiano, con una sola differenza: mentre nei codici fiscali italiani i caratteri che vanno dal dodicesimo al quindicesimo identificano il Comune di nascita, per i cittadini esteri questi quattro caratteri rappresentano lo Stato di nascita. Pertanto, per gli stranieri, la struttura del codice fiscale è quasi identica a quella italiana, con l’unica variazione che i caratteri 12, 13, 14 e 15 indicano lo Stato di nascita utilizzando una Z seguita dal codice catastale del Paese di origine.
Mara Venier è uno dei volti più amati della Rai, quanti figli ha? Chi è…
Il convegno di Sassari esplora il futuro della nautica da diporto in Sardegna, analizzando dati…
Avere la casa più calda che con i termosifoni è possibile: c'è il trucco della…
Myrta Merlino è la bravissima conduttrice di Pomeriggio Cinque, ma chi è il suo compagno?…
La povertà energetica in Sardegna colpisce oltre 143mila famiglie, con l'8,9% delle case in difficoltà…
Come funziona la disoccupazione anche a per chi lavora? Come fare domanda e i requisiti…