Chiamate spam, cos’è il registro pubblico delle opposizioni e perché non sempre funziona

Il servizio, introdotto nel 2010, consente agli utenti di esprimere il proprio dissenso all’uso del proprio numero telefonico per finalità di marketing. Tuttavia, nonostante l’iscrizione al registro, molti utenti continuano a ricevere chiamate indesiderate. Perché il Registro pubblico delle opposizioni non funziona sempre? Ecco alcuni motivi per cui questo potrebbe accadere

Le chiamate indesiderate sono un problema sempre più diffuso e fastidioso per molte persone. Arrivano quasi sempre nei momenti meno opportuni e possono provocare stress e nervoso. Inoltre, possono nascondere anche tentativi di truffa, cercando di ottenere informazioni personali dagli utenti. Lo sapevi che esiste un metodo che ti permette di bloccare le chiamate indesiderate? Si tratta di uno strumento che consente ai cittadini di difendersi da questo tipo di comunicazioni.

Cos’è il registro pubblico delle opposizioni

Molte persone ricevendo chiamate spam si sentono invasi nella loro privacy. Il governo italiano ha istituito il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO), ma cos’è esattamente e perché non sempre funziona?

Call center
Call center | pixabay @anaterate – Sardegnaoggi.it

Il Registro pubblico delle opposizioni è esteso a tutti i numeri telefonici nazionali, fissi e cellulari e consente al cittadino di opporsi alle chiamate di telemarketing indesiderate. Nel sito ufficiale registrodelleopposizioni.it si legge: “La registrazione all’RPO è un servizio pubblico e gratuito per tutti i cittadini che, una volta iscritti negli elenchi del registro, non potranno più essere contattati dall’operatore di telemarketing, a meno che quest’ultimo non abbia ottenuto specifico consenso all’utilizzo dei dati successivamente alla data di iscrizione oppure nell’ambito di un contratto in essere o cessato da non più di trenta giorni”. L’iscrizione annulla anche i consensi precedentemente rilasciati, tranne quelli che saranno autorizzati dopo l’iscrizione e quelli con i soggetti con cui si ha un contratto (per esempio i gestori delle utenze)”, continua la nota. L’opposizione può riferirsi anche alla pubblicità cartacea, nel caso l’indirizzo sia presente negli elenchi telefonici pubblici.

Il servizio, introdotto nel 2010, consente agli utenti di esprimere il proprio dissenso all’uso del proprio numero telefonico per finalità di marketing.

Come si richiede il servizio?

Il cittadino può richiedere gratuitamente l’iscrizione al RPO oppure il rinnovo compilando un apposito modulo elettronico sul sito del Registro pubblico delle opposizioni oppure telefonando al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06 42986411 per i cellulari o inviando un apposito modulo digitale tramite mail all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it.

Perché il Registro Non Sempre Funziona?

Nonostante l’iscrizione al registro, molti utenti continuano a ricevere chiamate indesiderate, perché il Registro pubblico delle opposizioni non funziona sempre? Ecco alcuni motivi:

  • Le chiamate commerciali potrebbero provenire da società che sono state autorizzate a contattarci per motivi pubblicitari e con cui abbiamo un contratto in essere (o terminati da non più di un mese);
  • Molte chiamate spam provengono da aziende con sede all’estero, quindi non sono obbligate a consultare il Registro Pubblico delle Opposizioni;
  • Il Registro pubblico delle opposizioni non blocca le chiamate di telemarketing che sono considerate legittime, come ad esempio quelle che vengono effettuate dai call center attingendo da elenchi pubblici.

Alcune chiamate spam possono comportare costi aggiuntivi, soprattutto se consideriamo le chiamate internazionali.