Esiste uno straordinario metodo per incrementare l’assegno pensionistico e ottenere un sussidio di 2.221 euro. Vediamo a chi spetta.
La pensione, per molti contribuenti, è diventata una vera e propria utopia, a causa dell’innalzamento continuo dell’età minima e alla predisposizione di requisiti contributivi più restrittivi. Le misure di flessibilità in uscita, inoltre, sono solo provvisorie e di rado vengono rinnovate dalle varie Leggi di Bilancio.
Per tale motivo, i lavoratori sono alla ricerca di metodi per aumentare l’importo della pensione. Uno dei più diffusi è l’investimento nei Fondi pensionistici, accessibili sia ai lavoratori autonomi sia ai lavoratori dipendenti, che servono proprio per superare i limiti della pensione pubblica, versando un determinato importo durante gli anni di servizio.
I Fondi pensione, inoltre, consentono di dedurre i versamenti effettuati dai sottoscrittori, entro un limite fissato dalla legge. Proprio tali deduzioni danno accesso a un vantaggioso Bonus del valore di 2.221 euro, a integrazione della pensione. Ma quali sono i presupposti per ricevere il beneficio? Scopriamolo.
Per comprendere in che modo accedere al Bonus di 2.221 euro, bisogna fare riferimento alle aliquote IRPEF, che attualmente sono pari al 23% per i redditi fino a 28 mila euro, al 35% per i redditi tra 28.001 e 50 mila euro e al 43% per i redditi superiori a 50 mila euro.
Le aliquote sono applicate a scaglioni; di conseguenza, per un imponibile di 56 mila euro, si versa il 23% sui primi 28 mila euro, poi il 35% fino a 50 mila euro e, infine, il 43% per i restanti 6 mila euro. Bisogna, inoltre, considerare che la base imponibile (e l’imposta) è calcolata dopo l’applicazione di tutte le deduzioni.
Come si ottiene il Bonus per chi ha un Fondo pensione? Tramite la deducibilità dei contributi che i lavoratori accreditano nelle forme di pensione integrativa o di previdenza complementare, per una somma massima annua di 5.164,57 euro. La deducibilità rappresenta la sottrazione dei costi deducibili dal reddito, da cui si ricava il cd. reddito imponibile, su cui determinare l’imposta da pagare.
Per coloro che hanno appena trovato lavoro, il limite di 5.164,57 è incrementato di ulteriori 2.582,29 euro all’anno, per un massimo di 20 anni. In pratica, la deducibilità potrà arrivare a 7.746 euro e il Bonus spettante sarà di 3.331 euro l’anno (se si possiede un reddito di almeno 57.800 euro annui).
Il Bonus per la pensione integrativa viene riconosciuto con la presentazione della Dichiarazione dei Redditi, specificando le somme versate nel Fondo pensione all’interno dei righi da E27 a E30 della certificazione. Se, invece, gli accrediti sono gestiti direttamente dal datore di lavoro, spetterà a quest’ultimo attribuire le agevolazioni fiscali in busta paga ogni mese.
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