Ristrutturare casa, quanto ci costa? Tutte le spese
Per avere un’idea generale di quanto costa ristrutturare casa, è necessario considerare diversi fattori, tra cui i metri quadri, l’età dell’abitazione, e il tipo di ristrutturazione. Interventi come la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione dei pavimenti in un monolocale costano ovviamente meno rispetto a una ristrutturazione in una villa bifamiliare. Inoltre, eseguire lavori in un immobile situato nel centro di una grande città può comportare costi più alti e tempi più lunghi rispetto a un’abitazione in campagna o in periferia.
Un altro fattore da considerare, specialmente quando si acquista una vecchia abitazione, è la possibile necessità di sostituire impianti usurati, un aspetto che spesso viene trascurato ma che può far lievitare notevolmente i costi.
In media, il costo della ristrutturazione varia tra 400 e 850 euro al metro quadro, mentre per lavori di lusso si può superare anche la soglia dei 1.000 euro al metro quadro.
Ecco una panoramica dei costi medi per diverse tipologie di lavori di ristrutturazione:
- Demolizione e smaltimento: da 20€ a 50€ al mq
- Costruzione nuovi tramezzi: da 30€ a 90 € al mq
- Nuovo impianto elettrico (per 100mq circa 80-100 punti luce): da 160€ a 180€ a punto acqua
- Nuovo impianto idraulico (per un bagno e cucina circa 10-12 punti acqua): da 160€ a 180€ a punto acqua
- Posa di pavimenti e piastrelle: da 20€ a 40€ al mq
- Tinteggiatura pareti: da 10€ a 30€ al mq
- Nuove porte interne:  da 150€ a 380€ a porta
- Nuovi infissi e finestre: da 150€ a 380€ al mq
Ovviamente, ci sono alcuni lavori di ristrutturazione più costosi di altri. Ad esempio, l’installazione di un cappotto termico per migliorare l’isolamento, sia interno che esterno, può arrivare a costare fino a 50.000 euro. Questo tipo di intervento è fondamentale per riscaldare in modo efficiente la propria abitazione, ma comporta una spesa significativa.
Un lavoro meno costoso, ma che richiede comunque un tempo di esecuzione medio-lungo, è la ristrutturazione del bagno, che può includere interventi come la sostituzione di impianti, piastrelle e sanitari.
I costi dei lavori di ristrutturazione variano notevolmente in base all’ambiente oggetto di intervento. Ecco alcuni esempi:
- Rifare l’impianto elettrico: da 2.000 a 6.000 euro.
- Impermeabilizzare il tetto: oltre 15.000 euro.
- Sostituzione di porte interne e finestre: circa 300 euro ciascuna.
- Ristrutturare una cucina di 10 mq: circa 2.500 euro.
- Posa del pavimento (75 mq, escluse le piastrelle): a partire da 3.000 euro.
- Rifacimento pavimenti: da 30-40 euro al mq, fino a 130-180 euro al mq per demolire il vecchio pavimento e posare parquet.
Per interventi più semplici o parziali, i costi sono più contenuti:
- Abbattere una parete: dai 20 ai 40 euro al mq (incluso smaltimento macerie).
- Costruire una parete divisoria: dai 40 ai 50 euro al mq, che sale fino a 60 euro al mq se realizzata in cartongesso.
Questi esempi offrono una panoramica utile sui costi da considerare per vari interventi di ristrutturazione.
Per ristrutturare la propria casa, ci sono molte variabili da considerare: età e stato dell’abitazione, numero e tipo di impianti da rifare, materiali utilizzati e accessibilità . Questi fattori incidono notevolmente sul prezzo finale.
Il prezzo si calcola considerando:
- Elenco dei lavori: demolizioni, pavimenti, impianti, tinteggiatura, ecc.
- Prezzo unitario: costo per ogni singola voce.
- Quantità : quantità di lavoro necessaria per ciascuna voce.
Le spese di ristrutturazione possono variare anche in base alla città in cui si trova l’abitazione. Di seguito, analizziamo i costi medi di ristrutturazione, tenendo conto della grandezza dell’immobile:
- Monolocale (30-40 mq): I costi possono variare tra i 10.000 e 32.000 euro.
- Bilocale (50-60 mq): Ristrutturare una casa di questa dimensione può costare tra i 20.000 e 48.000 euro.
- Appartamento di medie dimensioni (70-100 mq): I costi possono salire tra i 30.000 e 64.000 euro.
- Villa o casa grande (oltre 120 mq): I costi di ristrutturazione possono superare i 70.000 euro, arrivando fino ai 96mila euro.
Queste stime dipendono anche dalla qualità dei materiali scelti e dalla complessità degli interventi.
Come per i costi, anche i tempi di ristrutturazione variano in base al tipo di intervento e al numero di persone impegnate nei lavori. Inoltre, gli imprevisti possono rallentare il processo e allungare i tempi.
In linea generale, per un immobile di circa 100 mq, i tempi di ristrutturazione possono oscillare da due settimane fino a sei mesi nel caso di una ristrutturazione totale, specialmente se si tratta di una struttura vecchia.
Per avere un’idea più precisa sui tempi, è consigliabile rivolgersi al direttore dei lavori, che ha il compito di redigere un documento in cui viene pianificata la sequenza dei lavori e stabilito un calendario indicativo da rispettare. Questo strumento è fondamentale per gestire e monitorare le tempistiche del progetto.
Il governo attualmente sta lavorando sulla prossima legge di Bilancio e, grazie a questa, verranno confermati alcuni bonus per la casa, mentre altri verranno eliminati.
Il governo sta lavorando sulla prossima legge di Bilancio e, grazie a quest’ultima, verranno confermati alcuni bonus per la casa, mentre altri verranno eliminati.
Entrando nei dettagli, tra le misure oggetto di interesse si annoverano:
- Superbonus: misura attiva nell’anno in corso, il Superbonus verrà confermato anche per il 2025. La relativa percentuale, però, scenderà dal 70% a quota 65%.
- Bonus ristrutturazione: anche tale agevolazione è stata confermata per l’anno prossimo, registrando però una riduzione. In particolare a partire dal 2025 varrà il 36% su un totale di spesa pari a 48 mila euro, rispetto all’attuale 48% su un totale di spesa pari a 96 mila euro.
- Ecobonus e Sismabonus: le detrazioni sugli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica degli immobili esistenti, a quanto pare, non saranno confermate per il 2025. Se interessati, pertanto, è bene sapere che c’è tempo fino al 31 dicembre 2024;
- Bonus mobili ed elettrodomestici: il 31 dicembre 2024 segnerà anche la fine del bonus mobili ed elettrodomestici.
Il Bonus mobili ed elettrodomestici, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, consiste in:
“una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione è calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023 e di 5.000 euro per il 2024, comprensivo delle spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.” Questa agevolazione sarà disponibile fino al 31 dicembre 2024.