Nuovo bonus casa 2025, arrivano i certificati bianchi: cosa sono e come funzionano

Il panorama delle agevolazioni fiscali per l’edilizia in Italia è destinato a subire una trasformazione significativa con l’introduzione dei cosiddetti “certificati bianchi”.

Questa riforma non è solo una mossa per contenere le spese pubbliche, ma anche per allinearsi agli ambiziosi obiettivi energetici dell’Unione Europea.

Bonus
Bonus (sardegnaoggi.it)

La direttiva Case Green, recentemente adottata, spinge infatti verso una maggiore efficienza energetica degli edifici, e i certificati bianchi rappresentano una risposta innovativa a queste esigenze.

Cosa sono e come funzionano i certificati bianchi?

Ma cosa sono esattamente i certificati bianchi e come funzionano? Questi strumenti, noti anche come titoli di efficienza energetica, sono stati introdotti per la prima volta in Italia nel 2005, ma finora si sono limitati principalmente al settore industriale e terziario. La novità del 2025 è l’estensione di questo sistema al mercato residenziale. A differenza delle tradizionali detrazioni fiscali, che riducono l’imposta dovuta, i certificati bianchi sono titoli negoziabili che attestano il risparmio energetico ottenuto attraverso specifici interventi di miglioramento.

Il funzionamento è piuttosto semplice: quando un proprietario di casa effettua lavori che migliorano l’efficienza energetica del proprio immobile, invece di ricevere una riduzione delle tasse, otterrà dei certificati bianchi. Questi certificati potranno poi essere venduti su una piattaforma gestita dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), consentendo ai proprietari di monetizzare il risparmio energetico conseguito. In questo modo, non solo si stimola l’investimento privato nell’efficientamento energetico, ma si crea anche un mercato dinamico di scambio di titoli.

Il valore dei certificati sarà determinato in base al risparmio effettivo di energia ottenuto. Questo significa che gli interventi più significativi, come l’installazione di pannelli solari o la coibentazione degli edifici, potranno generare un numero maggiore di certificati e, di conseguenza, un ritorno economico più consistente. L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre il peso degli aiuti di Stato sul bilancio pubblico, dall’altro, incentivare una vera e propria transizione energetica nel settore residenziale.

Bonus casa
Bonus casa (sardegnaoggi.it)

Questa transizione è particolarmente rilevante se si considera che il patrimonio edilizio italiano è tra i più vecchi d’Europa, con molti edifici costruiti prima dell’adozione di normative energetiche moderne. Portare questi edifici a standard energetici più elevati non solo contribuisce a ridurre le emissioni di CO2, ma può anche migliorare il comfort abitativo e ridurre le bollette energetiche per i cittadini.

Il passaggio dai bonus fiscali tradizionali ai certificati bianchi segna quindi un cambiamento di paradigma. Non si tratta più solo di incentivare la riqualificazione edilizia in senso stretto, ma di promuovere interventi che abbiano un impatto diretto sull’efficienza energetica e sulla sostenibilità ambientale. Questo approccio è in linea con le strategie europee di lungo periodo, che puntano a un’Europa climaticamente neutra entro il 2050.

L’introduzione dei certificati bianchi nel residenziale potrebbe anche stimolare l’innovazione nel settore delle costruzioni e della tecnologia energetica, creando nuove opportunità di lavoro e sviluppo economico. Si prevede che l’intero settore dovrà adattarsi a queste nuove dinamiche, con un incremento della domanda di specialisti in efficienza energetica e di nuove soluzioni tecnologiche.