Col nuovo codice della strada, le multe saranno ancora più salate a seguito di regole più stringenti: ma chi è più a rischio?
Complici i numerosi incidenti e distrazioni alla guida, negli ultimi anni il tema della sicurezza stradale è diventato cruciale, tanto da rendere necessario l’intervento delle istituzioni italiane per migliorare il Codice della Strada. Il numero di sinistri spesso fatali e che coinvolgono sia automobilisti che utenti vulnerabili, come pedoni e ciclisti, infatti, non può più essere ignorato, da qui l’esigenza di garantire una circolazione più sicura per tutti.
Oltre agli incidenti tra macchine però, l’aumento del traffico urbano e la crescente diffusione di mezzi di mobilità alternativa hanno reso evidente la necessità di aggiornare le normative attuali che non riguardano più soltanto i comportamenti imprudenti degli automobilisti perché è stato riscontrato che anche alcune abitudini dei ciclisti possono contribuire a situazioni di pericolo. Le statistiche parlano chiaro: il numero di incidenti che coinvolgono biciclette è in costante aumento, spingendo così il governo a intervenire con misure più stringenti.
Nuovo Codice della Strada: cosa cambia da adesso in poi per i ciclisti
In questo contesto, i cambiamenti previsti dal nuovo Codice della Strada sono stati pensati per aumentare la sicurezza sulle strade e promuovere una convivenza pacifica tra ciclisti, automobilisti e non solo. Giusto per rendere l’idea, una delle principali novità introdotte è l’obbligo per i ciclisti di non utilizzare lo smartphone durante la guida. Questo divieto, simile a quello già in vigore per gli automobilisti, mira a ridurre le distrazioni e a evitare incidenti causati dalla mancanza di attenzione.
Chi sarà sorpreso a utilizzare il telefono mentre pedala, sarà soggetto a multe salate. Questa misura non è solo a tutela dei ciclisti stessi, ma anche di pedoni e automobilisti, cercando di ridurre le situazioni pericolose. Inoltre, il nuovo Codice prevede anche l’introduzione della “zona di attestamento ciclabile” ai semafori, una linea di arresto avanzata riservata alle biciclette, per permettere ai ciclisti di ripartire in sicurezza prima delle automobili.
Questa disposizione, già applicata in molte città europee, sarà introdotta solo su strade con una corsia per senso di marcia e con piste ciclabili, riducendo così il rischio di incidenti ai semafori. Infine, si prevede un inasprimento delle multe per comportamenti pericolosi, come il trasporto non autorizzato di persone o animali. Si tratta di un fenomeno diffuso tra i ciclisti che verrà ora regolamentato in modo più rigoroso, tranne nel caso in cui ovviamente la bici non sia costruita e attrezzata per il trasporto.
Nel caso in cui invece venga fissato un seggiolino omologato per bambini nella parte posteriore del veicolo, è importante che questo non rappresenti un ostacolo per il guidatore, garantendo la piena libertà di movimento e una visuale libera della strada. Anche in questa circostanza, se non si rispettano le disposizioni di legge, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie.