Si risparmia davvero lasciando gli elettrodomestici in stand-by? Ecco di quanto diminuisce la bolletta

L’abitudine di lasciare gli elettrodomestici in stand-by. Lo facciamo quasi tutti. Ma non ci facciamo un favore sotto il profilo economico

L’abitudine di lasciare gli elettrodomestici in modalità stand-by è una pratica comune in molte abitazioni. Tuttavia, spesso si sottovaluta l’impatto che questa scelta apparentemente innocua ha sui consumi energetici e, conseguentemente, sulle bollette. Spegnere completamente gli apparecchi elettronici può rappresentare un risparmio significativo nel lungo periodo. Scopriamo quindi quanto è possibile risparmiare evitando di lasciare i dispositivi in questa modalità.

Consumi elettrodomestici stand by
L’abitudine di lasciare gli elettrodomestici in stand by – (sardegnaoggi.it)

Prima di analizzare i consumi energetici degli elettrodomestici in stand-by, è utile comprendere cosa s’intende per questa modalità. Lo stand-by si riferisce a quella fase in cui un dispositivo non è in funzione ma è pronto per essere riacceso in qualsiasi momento. Questo “riposo attivo” permette all’apparecchio di riprendere rapidamente le sue funzioni senza dover essere riavviato completamente. Quasi tutti gli elettrodomestici moderni hanno questa funzione, dai televisori ai computer, dai decoder alle console per i giochi, fino agli elettrodomestici da cucina e ai climatizzatori.

Il consumo degli elettrodomestici in stand-by

Anche se il consumo energetico in stand-by è inferiore rispetto a quando un dispositivo è in funzione, esso rimane comunque un consumo continuo. Per molti dispositivi, la potenza assorbita in questa modalità varia tra 1 e 5 watt per ciascun apparecchio. Sebbene possa sembrare un consumo minimo, quando si moltiplica per il numero di dispositivi presenti in casa e per le ore in cui rimangono inutilizzati, il risultato può diventare significativo. È importante notare che il semplice spegnimento tramite telecomando spesso non è sufficiente per eliminare il consumo energetico. È necessario intervenire sugli interruttori esterni per staccare completamente i dispositivi dalla rete elettrica.

Consumi elettrodomestici stand by
Quanto consumano gli elettrodomestici in stand by – (sardegnaoggi.it)

In generale, i cosiddetti “consumi fantasma” incidono per circa l’8% sulla bolletta elettrica, rappresentando oltre 200 kilowattora all’anno e, quindi, circa 65 euro. La dimensione del dispositivo non fa differenza: un piccolo televisore consuma in stand-by quanto uno grande, ossia circa 9 kWh all’anno. Un caricatore per smartphone lasciato nella presa può consumare fino a 7 kWh all’anno, mentre i climatizzatori si aggirano intorno ai 12 kWh all’anno. Tra gli elettrodomestici, il microonde è uno dei più energivori in stand-by, assorbendo fino a 3,6 W e raggiungendo i 31 kWh all’anno, equivalenti a oltre 10 euro.

Negli ultimi anni, sono state introdotte diverse normative volte a promuovere la progettazione ecocompatibile degli apparecchi, al fine di ridurre l’impatto ambientale. La Commissione Europea, nel 2023, ha proposto nuove misure per limitare il consumo energetico degli elettrodomestici. A partire da maggio 2025, il consumo di energia in modalità spenta non dovrà superare i 0,5 W, limite che scenderà a 0,3 W nel 2027. Per la modalità stand-by, il consumo dovrà rimanere entro gli 0,8 W, con un’eccezione per le asciugatrici, il cui limite è fissato a 1 W.

Per ridurre il consumo energetico dovuto agli apparecchi in stand-by, esistono diverse strategie che possono essere adottate. Utilizzare ciabatte multipresa con interruttore può essere una soluzione semplice ed efficace per spegnere completamente più dispositivi contemporaneamente. Inoltre, scegliere elettrodomestici con un basso consumo in stand-by e fare attenzione ai caricabatterie lasciati inseriti nelle prese quando non sono in uso può contribuire ulteriormente al risparmio energetico.