Assegno di inclusione: guida all’erogazione degli arretrati e requisiti. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha chiarito le modalità
L’Assegno di Inclusione rappresenta una misura di sostegno economico fondamentale per molte famiglie italiane. In questo ottobre 2024, si sta vivendo un momento cruciale con l’erogazione degli arretrati. Questo periodo è particolarmente significativo per coloro che avevano già ricevuto un esito positivo dell’istruttoria a settembre e attendevano il primo accredito. L’INPS ha iniziato a distribuire gli importi a partire dal 15 ottobre per queste famiglie. Tuttavia, per coloro che avevano già beneficiato dell’assegno nei mesi precedenti e che continuano a soddisfare i requisiti, l’accredito è previsto a partire dal 27 ottobre. È importante notare che, essendo il 27 una domenica, potrebbero verificarsi ritardi nell’erogazione.
Per mantenere il controllo sull’accredito dell’assegno, i beneficiari possono utilizzare diversi strumenti di verifica. Il saldo della Carta di Inclusione può essere consultato attraverso il portale Siisl, accessibile con le proprie credenziali. In alternativa, è possibile utilizzare gli sportelli ATM Postamat inserendo la carta e digitando il PIN, recarsi direttamente agli sportelli di Poste Italiane, o utilizzare il servizio di lettura telefonica, disponibile chiamando il numero verde dedicato.
Negli ultimi mesi, alcune famiglie hanno riscontrato sospensioni nell’accredito mensile dell’assegno, nonostante continuassero a soddisfare i requisiti richiesti. Tale sospensione è spesso dovuta alla mancata presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), necessaria per il calcolo dell’ISEE. L’INPS, a partire da marzo 2024, ha intensificato i controlli su questo fronte, rendendo essenziale la presentazione della DSU per garantire la continuità nell’erogazione dell’assegno.
Come recuperare gli arretrati
Per recuperare gli arretrati, è fondamentale presentare tempestivamente la DSU, che contiene informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali del nucleo familiare. Questo documento può essere presentato online tramite il sito dell’INPS o il Portale unico ISEE, oppure di persona presso un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o il proprio Comune di residenza. L’erogazione dell’assegno riprenderà nel mese successivo alla presentazione della DSU, includendo anche gli importi arretrati.
A ottobre 2024, alcune famiglie potrebbero vedere sospesa l’erogazione dell’assegno per la perdita dei requisiti necessari o per la mancata partecipazione al primo incontro con i servizi sociali dopo una convocazione senza giustificato motivo. È cruciale che tale incontro avvenga entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale. La sospensione avverrà dal mese successivo alla scadenza del termine per presentarsi ai servizi sociali, con le registrazioni inviate all’INPS entro il 20 del mese successivo elaborate in tempo per l’erogazione della mensilità.
Un esempio pratico può chiarire la situazione: se i 120 giorni scadono a settembre 2024 e la famiglia si presenta all’incontro il 16 ottobre, l’assegno di ottobre sarà erogato regolarmente. Tuttavia, le registrazioni effettuate dopo il 20 del mese verranno elaborate per i pagamenti di novembre, con le mensilità non percepite accreditate come arretrati.