Si avvicina la scadenza a novembre per la pensione anticipata, ma cosa accade nello specifico? Vediamolo insieme.
Si avvicina il 30 novembre, scadenza dell’ultima data utile per presentare la domanda di accesso all’Ape Sociale, utilissimo strumento di flessibilità pensionistica ancora attivo. Questa misura consente a specifiche categorie di lavoratori di andare in una sorta di pensionamento anticipato, rispetto almeno ai requisiti della Legge Fornero. In questo modo si può offrire un sostegno economico a chi si trova in difficoltà, specialmente per chi ha problemi sul lavoro.
Per richiedere l’Ape Sociale, i lavoratori devono rispettare criteri specifici e compilare la domanda con cura per garantire l’esattezza dei dati comunicati all’INPS. La scadenza del 30 novembre è l’ultima finestra disponibile quest’anno per fare domanda, dopo quelle già passate del 31 marzo e del 15 luglio. Per procedere, è necessario rivolgersi alla propria sede INPS di riferimento che saprà dare le indicazioni necessarie per la procedura di richiesta dell’Ape Sociale. Bisognerà comunque accedere al proprio profilo sul portale dell’INPS, da li sarà possibile compilare il modulo e allegare i documenti richiesti.
Ape Sociale, facciamo chiarezza: in cosa consiste esattamente
L’Ape Sociale non è una pensione anticipata in senso stretto, ma un aiuto temporaneo per chi si avvicina all’età pensionabile e vive una situazione difficile. Per beneficiare di questo supporto, occorre però rispettare alcuni requisiti specifici: di età, di contributi versati e di condizioni personali.
L’Ape Sociale si rivolge esclusivamente a lavoratori dipendenti che si trovano in situazioni di elevato bisogno e di disagio economico e sociale. Il primo requisito è l’età: bisogna avere almeno 63 anni e 5 mesi al momento della domanda, in linea con le legislature vigenti. Inoltre un altro requisito essenziale è ovviamente quello di non percepire già un’altra pensione. A questo si aggiungono i diversi requisiti contributivi, variabili a seconda di alcune specifiche condizioni personali:
- 30 anni di contributi per chi assiste da almeno sei mesi un familiare convivente con handicap grave ai sensi della legge 104;
- 30 anni di contributi per chi ha un’invalidità civile pari o superiore al 74%;
- 36 anni di contributi per chi svolge lavori gravosi, definiti dalla normativa;
- 32 anni di contributi per chi è impiegato come operaio edile;
L’assegno previsto dall’Ape Sociale viene calcolato sulla base della pensione maturata e può arrivare fino a un massimo di 1.500 euro mensili. Questo importo verrà erogato fino al raggiungimento dell’età pensionabile, momento in cui il lavoratore potrà accedere alla pensione ordinaria.