Se la tua pensione è sotto questa soglia, l’INPS ti regala un bonus a Natale: è tutto vero

Pensioni, in arrivo il bonus tredicesima dall’INPS per le pensioni che non superano questa soglia: ecco quale e requisiti.

A partire dal mese di dicembre 2024, i pensionati italiani con trattamenti pensionistici di importo basso potranno contare su un sostegno economico ulteriore. Che si aggiungerà alla consueta tredicesima mensilità. Si tratta di un bonus di 154,94 euro, comunemente noto come “Bonus Natale“, “Bonus Pensioni” o “Bonus Tredicesima“. Questa misura è stata introdotta per garantire un aiuto ai pensionati che non riescono a coprire le loro spese quotidiane a causa di pensioni particolarmente basse. Vediamo in dettaglio come funziona questo bonus, quali requisiti sono necessari per ottenerlo e quando verrà erogato.

Bonus pensionati
Bonus pensioni a dicembre – (sardegnaoggi.it)

Secondo le stime dell’INPS, circa 400.000 pensionati beneficeranno di questo bonus extra. La somma di 154,94 euro sarà erogata in modo automatico, senza necessità di presentare domande o di svolgere alcuna pratica burocratica. Gli aventi diritto riceveranno il pagamento il 2 dicembre 2024, sia attraverso le banche che tramite Poste Italiane, insieme alla tredicesima mensilità.

Chi ha diritto al bonus pensionati

Per accedere al bonus, è necessario essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici, che possono includere:

  • Pensioni a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive o esonerative.
  • Pensioni delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti previsti dal decreto legislativo n. 509/1994.
Pensioni bonus dicembre
Chi ha diritto al bonus pensionati? – (sardegnaoggi.it)

Ma quali sono i limiti di reddito da considerare per ricevere il bonus? L’INPS valuta sia il reddito individuale del pensionato che quello coniugale. Nel 2024, i limiti di reddito sono stati aggiornati in base all’indice di perequazione definitivo, fissato al 5,4%.

I pensionati che non percepiscono ulteriori redditi, oltre alla pensione, saranno idonei a ricevere il bonus sulla base dell’importo della loro pensione. Le condizioni specifiche sono:

  1. Pensione inferiore al trattamento minimo INPS: Se la pensione è sotto il trattamento minimo (nel 2024 fissato a 598,61 euro al mese, ovvero 7.781,93 euro all’anno), il pensionato riceverà l’intero bonus.
  2. Pensione sopra il trattamento minimo, ma sotto una certa soglia: Se la pensione supera il trattamento minimo, ma non supera un limite di 7.936,87 euro all’anno (che equivale alla somma del trattamento minimo e del bonus natalizio), il pensionato avrà diritto a una parte del bonus. Ad esempio, se un pensionato ha una pensione annuale di 7.800 euro, riceverà un bonus ridotto di 136,87 euro (7.936,87 euro – 7.800 euro).

Se il pensionato ha anche altri redditi, ci sono ulteriori requisiti da rispettare:

  • Limite di reddito per i singoli pensionati: I redditi aggiuntivi non devono superare 1,5 volte il trattamento minimo, che nel 2024 corrisponde a 672,89 euro. Questo limite include tutti i redditi soggetti a IRPEF, come quelli derivanti da lavoro o affitti.
  • Limite di reddito per i pensionati coniugati: Se il pensionato è sposato, il limite di reddito familiare si raddoppia, ma il limite per il reddito personale del pensionato rimane fissato a 11.672,89 euro. Pertanto, anche se il reddito complessivo del nucleo familiare non supera 23.345,78 euro, il pensionato non avrà diritto al bonus se il suo reddito individuale supera 11.672,89 euro.

Non tutti i pensionati riceveranno il bonus. Sono esclusi coloro che appartengono a specifiche categorie, tra cui:

  • Pensionati che ricevono pensioni di vecchiaia in regime di cumulo (categoria 170) e che sono in fase di formazione progressiva, fino a quando la prestazione non sia completa di tutte le quote.
  • Coloro che ricevono prestazioni come l’invalidità civile (INVCIV), l’Ape Sociale (APESOCIAL) o altre prestazioni non qualificate come pensioni.
  • Titolari di pensioni supplementari o di quelle detassate per la convenzione sulla doppia imposizione internazionale (GP3CDTI), oppure pensioni con pagamento localizzato presso uffici pagatori delle strutture territoriali.
  • Pensioni con importo mensile pari a zero: in questo caso, la quota spettante sarà erogata agli eredi o al titolare della pensione eliminata, a cura della struttura competente.