Continui a pagare la TARI, ma il tuo Comune non lavora come dovrebbe? Rimboccati le maniche e chiedi il rimborso. Puoi riprendere fino all’80% del compenso
La Tari (tassa sui rifiuti) viene calcola sommando una quota fissa e una quota variabile, stabilita dai Comuni. La quota fissa si calcola moltiplicando i metri quadrati interni all’immobile per il numero di occupanti; la quota variabile è, invece, unicamente collegata al numero degli occupanti.
Sono, tuttavia, possibili delle esenzioni dal pagamento di tale tassa. Questo avviene, ad esempio, relativamente alle parti condominiali non utilizzate da un solo utente, come le scale, oppure nei locali dove non è possibile produrre rifiuti in maniera autonoma (come solai o cantine).
Può, tuttavia, capitare che nonostante il pagamento della tassa, lo smaltimento dei rifiuti non venga gestito nella maniera più corretta ed opportuna, portando la tua via di casa a sembrare una vera e propria discarica a cielo aperto.
in tal caso, è possibile richiedere indietro una somma considerevole dei soldi che hai pagato; se il tuo Comune non compie a dovere il suo lavoro, i cittadini hanno diritto ad un rimborso della TARI. Potresti rimetterti in tasca fino all’80% di quanto corrisposto. Ecco i passi da seguire per completare tale procedura e assicurarti tale restituzione.
Ci sono delle specifiche situazioni che potrebbero venirsi a creare. Ad esempio, quando i mezzi che si occupano della gestione dei rifiuti superano, inavvertitamente, il tuo condominio, la tua casa o il tuo quartiere e l’effettiva raccolta non avviene, sei nelle condizioni di poter chiedere un rimborso. Tutti i comuni erogano tale servizio.
Sarebbe spiacevole, mentre passeggi per le strade della tua città, incorrere in dei veri e propri depositi di discariche; sacchi accatastati l’uno sull’altro, tremendamente maleodoranti, che attraggono e favoriscono la presenza di mosce e moscerini di ogni genere e, perché no, anche topi, il tutto davanti alla tua porta di casa o nel tuo garage.
Per prima cosa dovresti segnalare al tuo Comune di residenza, perciò, presumibilmente, lo stesso che si occupa della gestione e dello smaltimento dei rifiuti, e avvaliti di una vera e propria documentazione (foto e video) atta a dimostrare il problema. Ti saranno utili per la segnalazione all’ente locale di competenza. Se farsi sentire, in questo senso, non produrrà i risultati sperati, potresti o richiedere immediatamente una domanda di rimborso allo stesso Comune, o rivolgersi ad un’associazione di consumatori.
Preparati, perché nulla ti sarà dovuto o si rivelerà per forza semplice, ma con la pazienza, la tenacia e, perché no, anche con un pizzico di insistenza potresti riuscire ad ottenere un rimborso compreso in una forbice tra il 20% e l’80% di quanto precedentemente versati per la TARI. Cifre non irrisorie, anzi. Staresti solo cercando una soluzione per quello che, pur essendo un tuo diritto, non viene rispettato a pieno.
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