Il regalino di Natale (per sempre) nelle buste paga di ben 200.000 posti fissi: chi paga?

Il nuovo testo prevederà aumenti salariali, l’introduzione di buoni pasto e altre iniziative volte a migliorare la condizione dei lavoratori. Ecco tutto quello che c’è da sapere

I bonus sono quote di denaro che i cittadini possono ricevere da un ente pubblico o privato. Possono essere di varia natura ed erogati sotto diverse forme, ma rappresentano un plus importante per il benessere economico della popolazione. Si tratta, inoltre, di veri e propri incentivi che permettono di migliorare anche la motivazione e la produttività nello svolgimento della professione.

Attraverso l’introduzione di benefit, inoltre, viene combattuto il galoppante tasso d’inflazione e si cerca di adeguare i compensi percepiti dai lavoratori ai mutamenti del costo della vita. Ma più in generale, gli enti che erogano tali bonus mirano a fornire un aiuto concreto a settori professionali che hanno maggiore necessità.

Lo stesso avviene con i soggetti, che possono ricevere sovvenzioni specifiche in base alle difficoltà che si riscontrano nel bilancio del proprio nucleo famigliare. Tra questi contributi, ad esempio, possiamo citare i buoni pasto, il bonus per l’asilo nido o per il pagamento delle tasse universitarie, che variano, chiaramente, a seconda delle necessità, ma possono sempre rivelarsi un determinante aiuto in più.

Tornando a parlare strettamente del mondo lavorativo, con la diffusione crescente del fenomeno smartworking, ossia un tipo di professione che prevede una maggior flessibilità nei modi e nei tempi, le politiche retributive hanno cominciato ad interessarsi a questa nuova esigenza lavorativa.

Cosa cambierà?

Dopo mesi di numerose trattative, è stato siglato un accordo che ha previsto il rinnovo del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per le Funzioni Centrali della Pubblica Amministrazione). Tale sottoscrizione prevederà significativi mutamenti, a partire dagli aumenti salariali e dalla revisione dei benefit destinati ai lavoratori, che riguarderà complessivamente oltre 200.000 professionisti correntemente occupati in agenzie fiscali, enti pubblici non economici o ministeri.

Il rinnovo prevederà anche nuovi aumenti retributivi mensili, decisioni mutate inerenti ai buoni pasto per lo smartworking, affacciandosi sempre di più al nuovo fenomeno, come detto pocanzi, ma anche un’attenzione crescente rispetto alla situazione e alle occorrenze dei lavoratori over 55, i così detti ‘senior’. Gli scopi dell’accordo sono indubbiamente migliorare le qualità dei servizi pubblici e riequilibrare i salari e le condizioni contrattuali al costo della vita e alla situazione socio-economica correntemente vissuta nel mondo del lavoro.

Banconote d'Euro (Depositphotos)
Banconote d’Euro (Depositphotos foto) – www.sardegnaoggi.it

Si va verso l’approvazione?

Nel frattempo, il testo del contratto è stato presentato alle autorità competenti, che ne discuteranno l’approvazione definitiva, rendendolo, se lo riterranno necessario, effettivo. Si tratterebbe di uno strumento che permetterebbe alle categorie di lavoratori interessati di beneficiare di aumenti salariali e arretrati, che chiaramente varieranno in base all’impegno e al ruolo svolto nel meccanismo professionale.

Molto importante, sarà anche l’incremento di politiche di Age Management, iniziative aziendali volte a valorizzare i punti di forza delle diverse generazioni che entrano a contatto nell’ambito lavorativo, con particolare attenzione al supporto per i dipendenti under 55.