Esplode il tempo determinato, assuzioni a raffica: cosa c’è dietro?

Le aziende sono senza personale e propongono contratti che non firma nessuno: boom di assunzioni a fine novembre.

I contratti a tempo determinato sono una tipologia di contratto di lavoro molto diffusa nel panorama lavorativo italiano e internazionale. Si distinguono per la loro durata prefissata e vengono utilizzati principalmente in contesti in cui le aziende hanno bisogno di lavoratori per periodi limitati.

Ad esempio durante stagioni di picco, progetti temporanei o per sostituire dipendenti assenti le aziende ricercano molto personale. Sebbene siano strumenti utili per le imprese, i contratti a tempo determinato presentano anche delle problematiche che riguardano sia i lavoratori che le aziende.

Uno dei principali motivi per cui le aziende ricorrono ai contratti a tempo determinato è la flessibilità che questi offrono. Le imprese possono adattare il proprio organico alle necessità temporanee senza dover affrontare il processo di assunzione a tempo indeterminato.

Ciò è particolarmente utile in settori stagionali, come il turismo o l’agricoltura, in cui la domanda di lavoro varia in base al periodo dell’anno. Inoltre, i contratti a tempo determinato permettono di testare le competenze di un lavoratore prima di prendere una decisione definitiva.

Leggi e regolamentazioni

In Italia, i contratti a tempo determinato sono regolati dalla Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) e successive modifiche, che stabiliscono limiti specifici per l’utilizzo di questa tipologia contrattuale. Ad esempio, la durata massima di un contratto a tempo determinato è di 24 mesi, e il contratto non può essere rinnovato più di una volta, se non per motivi specifici.

Le aziende che superano questi limiti possono rischiare di dover trasformare il contratto in un contratto a tempo indeterminato. Nonostante queste regolamentazioni, le aziende spesso ricorrono ad escamotage legali per evitare il passaggio a contratti stabili, ad esempio facendo firmare ai lavoratori più contratti a tempo determinato successivi.

Now Hiring aziendale
Now Hiring aziendale (Depositphotos foto) – www.sardegnaoggi.it

Cosa c’è dietro?

La ricerca di lavoro rappresenta una sfida continua, soprattutto in un contesto in cui la competizione è alta e le dinamiche occupazionali sono in continuo cambiamento. La globalizzazione ha accentuato la richiesta di competenze specifiche, rendendo fondamentali sia le soft skill, come la capacità di lavorare in team e la resilienza, che le hard skill, variabili in base al settore. I settori con maggiore domanda di personale in Italia sono i servizi, in particolare turismo e commercio, che offrono numerose opportunità, soprattutto durante le festività.

Il mercato del lavoro italiano è dinamico, con previsioni di oltre 427mila nuove assunzioni a novembre 2024, molte delle quali a tempo determinato, a causa della necessità di flessibilità da parte delle aziende in un periodo di incertezze economiche. Tuttavia, il 47,9% delle imprese segnala difficoltà nel reperire personale qualificato, un problema che potrebbe ostacolare l’innovazione e la crescita delle aziende.