Bucato dall’assicuratore, mai più con i nostri consigli: addio truffe e soldi al sicuro

Durante la navigazione sui siti web siamo costantemente esposti al rischio di essere bersagliati da truffe assicurative. Scopri come smascherarle e liberati dell’inconveniente

Le vittima di frodi assicurative vengono indotte ad acquistare una polizza falsa presso intermediari non autorizzati, andando a pagare una copertura fittizia, che non verrà garantita effettivamente da agenzie assicurative ne da qualsiasi altro funzionario preposto.

Le truffe assicurative che si verificano più comunemente riguardano il contatto da parte di soggetti che possono spacciarsi per falsi intermediari assicurativi, falsi operatori telefonici o mediante l’invio di email all’apparenza simili, se non uguali, rispetto a quelle che possono essere inoltrate da parte delle effettive compagnie assicurative, ma che rimandano a siti internet non ufficiali.

I siti risultano spesso essere curati nei minimi dettagli e al loro interno vengono promosse e sponsorizzate offerte e polizze particolarmente  vantaggiose. Sono questi gli elementi capaci di trarre in inganno un numero di utenti sempre maggiore, soprattutto coloro che non hanno dimestichezza con i websites.

Dopo esser stata contattata, la vittima procederà alla stipula, usualmente saldando l’importo richiesto a vantaggio dell’assicuratore. Solo a questo punto il soggetto si renderà conto di esser stato vittima di una truffa, rischiando di incorrere addirittura in una sanzione, causa mancata copertura assicurativa.

Come accorgersi di una potenziale truffa?

Quando ricevi un’assicurazione dubbia, il primo passo da compiere per tutelare la tua posizione è verificare se l’offerente sia legittimamente autorizzato ad operare in Italia, prestando attenzione all’indirizzo del Sito Web di riferimento; di solito questi presentano un URL molto simile rispetto alle compagnie reali e legittime, ma sono contrassegnati da minuscoli dettagli che, se tempestivamente notati, ti consentiranno di smascherarli. Un altro campanello d’allarme è rappresentando dalla richiesta d’informazioni: se ancora prima di offrire la quotazione, il sito web si interessa particolarmente delle tue informazioni personali, è probabile che ci sia qualcosa di sospetto.

Per ricercare la compagnia o l’intermediario che ha avanzato la proposta, puoi rivolgerti al portale IVASS (Istituto per la Vigilanza delle Assicurazioni). Il medesimo discorso vale per i dati di contatto dello stesso. Se sono presenti indirizzi di sedi fisiche, numeri di telefono o di partita IVA verificane immediatamente l’autenticità. E ricorda che, generalmente, gli intermediari legittimi espongono sul sito web di riferimento il proprio codice del registro unico degli intermediari assicurativi.

Illustrazione di una truffa telefonica (Unsplash)
Illustrazione di una truffa telefonica (Unsplash foto) – www.sardegnaoggi.it

Quali sono i rischi e come tutelarsi?

Lo scopo principale dei criminali del web coincide esattamente con il rischio più grande che un utente corre: l’estorsione dei propri dati personali. Gli stessi potrebbero, infatti, venire utilizzati per ulteriori scopi fraudolenti, a partire dall’acquisto della copertura assicurativa fasulla che non essendo legittima ed effettiva ti costringerà, di fatto, a pagare un servizio che non riceverai. Se hai il sospetto che un sito web o un utente che ti ha contattato possa essere fasullo, dovresti rivolgerti alla IVASS, ossia l’autorità di vigilanza.

Attraverso questo portale avrai a disposizione il Registro degli Intermediari assicurativi e l’albo delle imprese assicurative italiane ed estere, che ti consentiranno di visualizzare, ovviamente, le compagnie legalmente legittime, individuando, al contrario, le imprese non autorizzate che tormentano gli utenti della rete proponendo truffe di ogni genere. Il contrasto a tale tipo di atti criminali è divenuto un obiettivo comune per coloro che erogano servizi in rete: pensate che anche il colosso dei browser per la navigazione Google ha aggiornato le norme sull’offerta di prodotti assicurativi, garantendo un’ulteriore stretta a danno dei malfattori.