Alcune aree del mondo sono divorate da una costante crisi idrica. Ma arriva l’innovativo sistema di irrigazione permetterà di coltivare anche nelle zone più impegnative
L’irrigazione è un metodo che affonda le sue radici nell’antichità e consente un apporto determinante nelle pratiche di coltivazione agricola, in quanto consente, mediante la dispersione idrica nei terreni, il corretto approvvigionamento necessario alla crescita e allo sviluppo di colture.
La pratica che viene più frequentemente utilizzata è la così detta ‘irrigazione di superficie‘ che consiste semplicemente nell’applicazione di acqua direttamente sul campo dove sorgono le colture o le piantagioni, permettendo all’acqua di penetrare direttamente nel terreno.
I suoi punti di forza risiedono nel costo sicuramente non esagerato che tale attività richiede, ma soprattutto il fatto che non sia necessario possedere chissà quale conoscenza nell’ambito per procedere al corretto svolgimento e ad un’adeguata manutenzione. Si tratta, perciò, di una pratica accessibile anche per le mani meno esperte.
Ad oggi oltre il 95% dell’attività di irrigazione mondiale è rappresentata dalla pratica di superficie, in circolazione già da migliaia di anni. Ma non si tratta dell’unica alternativa possibile. Già, perché dipendentemente dal paesaggio, dal terreno, dalla disponibilità di risorse idriche e del tipo di coltura che bisognerà curare esistono numerosi metodi di irrigazione alternativa.
Si è recentemente assistito all’introduzione di un totalmente innovativo sistema di irrigazione, la cui efficacia era precedentemente stata evidenziata già da uno studio condotto sull’argomento. Questo nuovo impianto è stato sperimentato in uno specifico contesto agricolo caratterizzato da un importante e costante deficit idrico, nonché da un clima particolarmente rigido, elementi che contribuiscono a rendere molto più complicate del dovuto le regolari coltivazioni. I risultati prodotti hanno consegnato un esito decisamente positivo.
L’utilizzo di questo nuovo sistema ha contribuito ad un significativo aumento nella produttività dei raccolti, non compromettendo in alcun modo le risorse utilizzate. Permette di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua e il corretto apporto di nutrienti, scongiurando la possibilità di grandi sprechi, come sfortunatamente avviene in molti altri casi. Ma il risvolto fondamentale evidenziato dall’esperimento è che questo sistema potrebbe garantire una resa più che soddisfacente anche nei casi climatici e ambientali più avversi.
Sono questi, come già affermato, i principali punti di forza di questa innovativa tecnologia. Le prove sperimentate sui terreni hanno dimostrato che mediante l’utilizzo del sistema d’irrigazione è possibile addirittura triplicare i rendimenti delle culture di grano, con un impiego d’acqua minimo, pari in media ad appena 310 millimetri. La capacità straordinaria di ridurre il consumo d’acqua medio è un fattore che non può non essere preso in considerazione.
Stiamo parlando di un importante punto a favore della nuova tecnologia, che può portare anche ad un utilizzo più continuo rispetto ai metodi tradizionalmente considerati, soprattutto nelle aree caratterizzate da deficit idrico, che presentano dunque risorse limitate. Tornando a parlare puramente del rendimento agricolo, la tecnologia recentemente implementata ha dimostrato una versatilità non da poco, permettendo notevoli aumenti nella produttività anche delle colture di mais e soia.
Il tuo telefono si scarica continuamente? Magari non è il caso di cambiare la batteria.…
Klay Thompson è un campione NBA e ha raggiunto un record incredibile ora, entrando nella…
Una nuova tipologia di lavoro che puoi svolgere dove vuoi e non serve avere la…
In un mondo sempre più improntato verso la transizione ecologica, l'Islanda sembra già aver compiuto…
Il grattacapo della connessione al Wi-Fi continua a tormentarti? Basta seguire questi passaggi e il…
In Formula 1 pare che ci siano scontri tra le case automobilistiche: ecco quali sono…