Il Belpaese si piazza al sesto posto nella classifica mondiale delle nazioni che attraggono i cosiddetti High Net Worth Individuals (HNWI) e gli Ultra High Net Worth Individuals (UHNWI), ossia individui con patrimoni superiori rispettivamente a un milione e a 30 milioni di dollari
L’Italia si conferma uno dei paradisi fiscali preferiti dai milionari e multimilionari di tutto il mondo, affermandosi come una destinazione sempre più ambita nonostante i profondi problemi demografici e le difficoltà economiche che il Paese sta affrontando. Nel 2024, l’Italia si colloca al sesto posto nella classifica mondiale dei Paesi che attraggono i cosiddetti High Net Worth Individuals (HNWI) e gli Ultra High Net Worth Individuals (UHNWI), ossia individui con patrimoni superiori rispettivamente a un milione e a 30 milioni di dollari. Questa crescita di interesse è spiegata dall’instabilità geopolitica globale e dalla ricerca, da parte dei ricchi, di condizioni fiscali favorevoli e di un miglioramento della qualità della vita.
Attrazione di milionari: le regioni protagoniste
La Liguria e Milano sono le aree italiane che hanno registrato il maggior incremento di nuovi contribuenti facoltosi nel corso dei primi sei mesi del 2024. Con oltre 2.200 nuovi residenti che pagano una cifra forfettaria di 100mila euro l’anno, queste regioni si distinguono come destinazioni di punta per i ricchi che cercano un rifugio fiscale. L’Italia ha saputo attrarre più contribuenti di altri tradizionali paradisi fiscali come la Svizzera, la Grecia e il Portogallo, grazie a una serie di riforme fiscali e alla bellezza naturale delle sue regioni.
L’Italia non è l’unico Paese a beneficiare della migrazione della ricchezza globale. Paesi come Dubai, gli Stati Uniti e Singapore si posizionano rispettivamente al primo, secondo e terzo posto della classifica. Questi Paesi offrono vantaggi fiscali ancora più attraenti, con Dubai che, ad esempio, ha accolto 6.700 nuovi milionari nel 2024, molto più di qualunque altra nazione.
La fuga dei ricchi: motivi e tendenze
Secondo il rapporto della società di consulenza Henley & Partners, nel 2024 ben 128mila milionari hanno deciso di trasferirsi in un nuovo Paese, spinti da una combinazione di fattori. La ricerca di stabilità politica ed economica, la crescente incertezza dovuta alle guerre e alle crisi geopolitiche, e l’introduzione di nuove leggi fiscali in alcune nazioni hanno accelerato questo fenomeno. Tra le cause principali, spicca il caso del Regno Unito, che ha visto un esodo significativo dei suoi super ricchi a seguito della decisione del governo di abolire il regime dei “non-dom”, che esentava gli stranieri residenti nel Paese dalle tasse sui loro beni all’estero.
Il Regno Unito ha perso circa l’8% dei suoi milionari negli ultimi dieci anni, un calo drastico che ha destabilizzato i suoi equilibri finanziari. Al contrario, Paesi come gli Stati Uniti e l’Australia hanno registrato un aumento rispettivamente del 62% e del 35% nel numero di milionari, dimostrando la loro crescente attrattività come destinazioni sicure per la ricchezza privata.
I vantaggi oltre la fiscalità
Nonostante l’attrattiva delle agevolazioni fiscali sia uno dei principali motivi che spinge i milionari a cambiare residenza, non è l’unico fattore. Secondo gli esperti, la ricerca di uno stile di vita migliore, ambienti più sicuri e servizi sanitari e scolastici di qualità superiore sono elementi altrettanto cruciali per questi individui. Paesi come l’Australia, la Svizzera e Singapore sono noti per la loro elevata qualità della vita, la sicurezza, e l’accesso a servizi premium, rendendoli mete ideali per chi desidera proteggere il proprio patrimonio e migliorare il proprio benessere personale.
L’Italia, pur non raggiungendo il livello di eccellenza in questi ambiti come altre nazioni, ha saputo rendere il suo territorio attraente grazie a una combinazione di fascino culturale, bellezze paesaggistiche e una politica fiscale vantaggiosa. Il regime fiscale introdotto nel 2017, che consente ai nuovi residenti stranieri di pagare una tassa forfettaria su tutti i redditi esteri, ha reso il Paese una meta ambita per coloro che cercano di sfuggire a regimi fiscali più restrittivi in patria.
Il successo nell’attrarre ricchezza straniera non nasconde le gravi sfide che l’Italia deve affrontare. Il Paese sta vivendo una crisi demografica senza precedenti, con un tasso di natalità ai minimi storici e un’emigrazione giovanile che continua a erodere il potenziale produttivo interno. La crescita economica rimane stagnante e il debito pubblico è tra i più alti al mondo. In questo contesto, l’arrivo dei milionari potrebbe fornire un sollievo temporaneo, ma sicuramente non sufficiente per risolvere le problematiche strutturali di lungo termine.