Prestare l’auto a un amico: in caso di incidente chi è che ha la responsabilità? La legge parla chiaro e bisogna conoscerla
Prestare la propria auto a un amico o a un parente è una pratica comune in Italia, ma le implicazioni legali e assicurative in caso di incidente sono spesso poco conosciute. La responsabilità per un incidente stradale coinvolge sia il conducente sia il proprietario del veicolo. In questo articolo, esploriamo come la legge italiana gestisce queste situazioni e quali sono le conseguenze per entrambe le parti.
In Italia, l’assicurazione RCA copre i danni causati a terzi, indipendentemente da chi fosse alla guida. Tuttavia, esiste il diritto di rivalsa: se il conducente non rispetta le clausole della polizza, l’assicurazione può richiedere il rimborso delle somme risarcite alla vittima. Ad esempio, se la polizza limita la copertura ai soli danni causati dal proprietario, l’assicurazione può chiedere al conducente di rimborsare l’importo pagato.
La responsabilità del conducente e del proprietario
Secondo l’articolo 2054 del Codice Civile italiano, la responsabilità per un incidente è condivisa tra il conducente e il proprietario dell’auto. Il conducente deve rispettare le norme del Codice della Strada e dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare l’incidente. La responsabilità del conducente è diretta e personale, il che significa che può essere chiamato a rispondere dei danni causati.
Il proprietario dell’auto, invece, ha una responsabilità oggettiva per il semplice fatto di essere il titolare del veicolo. Anche se non presente al momento dell’incidente, potrebbe dover rispondere dei danni, a meno che non dimostri che l’auto è stata usata senza il suo consenso, come nel caso di un furto.
Il proprietario del veicolo, pur non risarcendo direttamente i danni, può subire conseguenze economiche. Un incidente può influire sul costo della polizza assicurativa, portando a un aumento del premio alla scadenza.
Per quanto riguarda i danni fisici, chi causa l’incidente non ha diritto a un risarcimento per eventuali danni fisici, poiché non può essere considerato “terzo”. L’articolo 129 del Codice delle Assicurazioni Private esclude il conducente responsabile dalla copertura assicurativa obbligatoria per i danni alla propria persona.
Quando si tratta di danni al veicolo, la responsabilità è generalmente del conducente, a meno che non possa dimostrare di aver rispettato il Codice della Strada. Una sentenza della Cassazione ha chiarito che se il veicolo non era revisionato al momento dell’incidente, la responsabilità è condivisa tra conducente e proprietario.
In caso di infrazioni al Codice della Strada, come l’eccesso di velocità, le multe possono ricadere sia sul conducente sia sul proprietario, a causa di una responsabilità solidale prevista dalla legge. Tuttavia, la perdita di punti dalla patente riguarda esclusivamente il conducente.
In situazioni di incidenti gravi che provocano lesioni personali o la morte, le conseguenze penali ricadono solo sul conducente, escludendo il proprietario del veicolo da procedimenti penali per reati commessi da chi guidava la sua auto.