L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, prevista per le prime settimane di dicembre, segna un punto di svolta significativo per la gestione della mobilità urbana in Italia.
Con l’obiettivo di rendere le strade più sicure e migliorare la convivenza tra i diversi utenti della strada, il Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha sottolineato l’importanza di norme più rigorose e di un’educazione stradale efficace. Tra le novità più rilevanti ci sono le nuove regole per il parcheggio, che si applicano non solo ai veicoli tradizionali, ma anche ai mezzi di micromobilità come i monopattini elettrici.
I monopattini elettrici, nonostante abbiano guadagnato una certa popolarità tra i sostenitori della mobilità sostenibile, sono stati spesso al centro di polemiche a causa del “parcheggio selvaggio”. Questa pratica ha causato disagi significativi, specialmente per i pedoni e le persone con disabilità. Con il nuovo Codice della Strada, il divieto di sosta sui marciapiedi per i monopattini elettrici sarà più rigorosamente applicato. I Comuni avranno la facoltà di designare aree di sosta specifiche per questi mezzi, a condizione che le dimensioni e le caratteristiche del marciapiede lo consentano. È fondamentale che la sosta dei monopattini non ostacoli il passaggio sicuro dei pedoni, in particolare di quelli con mobilità ridotta.
Un aspetto innovativo è l’introduzione di contrassegni identificativi per i monopattini elettrici, che dovranno essere esposti in modo visibile. Questi contrassegni, forniti dall’Istituto Poligrafico dello Stato, serviranno a garantire che solo i mezzi registrati possano circolare e sostare legalmente. Le sanzioni per la circolazione senza contrassegno o con contrassegno non visibile possono arrivare fino a 400 euro.
Sanzioni aumentate per ciclomotori e veicoli
Ma non sono solo i monopattini a subire un inasprimento delle norme. Anche le sanzioni per il parcheggio irregolare dei ciclomotori e degli altri veicoli sono state aumentate. Questo cambiamento mira a promuovere il rispetto delle normative e a garantire che gli spazi pubblici siano utilizzati in modo appropriato. Per esempio, le multe per il parcheggio nelle aree riservate ai disabili sono aumentate notevolmente: da 165 a 660 euro per ciclomotori e motoveicoli a due ruote, e da 330 a 990 euro per gli altri veicoli. Questo aumento delle sanzioni è stato implementato con l’intento di proteggere i diritti delle persone con disabilità e garantire loro un accesso facilitato.
Un altro punto critico riguarda il parcheggio in prossimità delle fermate degli autobus, dove le sanzioni possono variare da 87 a 328 euro per ciclomotori e motoveicoli, e da 165 a 660 euro per gli altri veicoli. Queste misure sono state introdotte per garantire che i mezzi pubblici possano operare senza ostacoli, migliorando così l’efficienza del trasporto urbano.
In aggiunta, il nuovo Codice della Strada prevede la possibilità di uno sconto del 30% per coloro che pagano la multa entro cinque giorni dalla notifica. Tuttavia, per chi ritarda il pagamento, è previsto un incremento della sanzione del 10% per ogni semestre di ritardo, fino a un massimo del 60%. Questa misura mira a incentivare il rispetto delle normative e a garantire che le sanzioni siano pagate in modo tempestivo.
Il nuovo Codice della Strada rappresenta un passo importante verso una mobilità urbana più organizzata e rispettosa dei diritti di tutti gli utenti della strada. Con l’aumento delle sanzioni e la regolamentazione più severa, si spera di ridurre il fenomeno del parcheggio irregolare e garantire spazi adeguati per le persone con disabilità e per i mezzi pubblici. La sfida sarà ora quella di garantire che queste nuove norme siano rispettate e che i comuni attuino un’efficace campagna di informazione per sensibilizzare gli utenti della strada.