Rifornimento carburante auto, sei sicuro di saperlo fare davvero? Occhio al (costoso) errore

L’errore che può costarti davvero caro. Metterà a rischio veicolo e conducente. Scopri come evitarlo per una guida più sicura

La pratica del rifornimento fai da te è sempre più diffusa tra le strade delle nostre città. Molte persone optano per tale servizio, preferendolo al tradizionale rifornimento ‘servito’, soprattutto per due fattori cruciali: la disponibilità costante (24 ore su 24, 7 giorni su 7) e i prezzi ribassati.

Non si tratta di una pratica che richiede una particolare esperienza o abilità, ma sei sicuro di farla come si deve? Esistono, infatti, comportamenti più o meno corretti, o veri e propri errori, che sarebbe più prudente evitare di commettere, perché, in caso contrario, rischierebbero di danneggiare seriamente il tuo mezzo di trasporto. Banalmente, se consideriamo che i carburanti sono altamente infiammabili, è sconsigliabile fumare o impiegare apparecchi elettronici in prossimità della pompa, evitando che anche questi ultimi possano produrre scintille.

Potrà sembrare una banalità, ma molti automobilisti dimenticano, ad operazione terminata, di richiudere lo sportello del rifornimento con l’apposito tappo. Un altro atteggiamento da evitare, è percorrere la strada con il serbatoio quasi completamente a secco, un’abitudine errata che, soprattutto con l’abbassamento delle temperature, potrà causare gravi danni al motore.

Per garantire la più efficiente lubrificazione, la pompa deve essere sempre immersa nel carburante, e quando il livello dello stesso risulta minimo, la pompa rischia di surriscaldarsi, andando incontro a potenziali, ma importanti, danni al sistema di alimentazione.

I rischi della guida in riserva

La durata del carburante in riserva è dipesa da molteplici fattori, su tutti il consumo, in media, di carburante del veicolo, le dimensioni del serbatoio, il tratto stradale che si percorre, il traffico che si incontra su strada e il carico del veicolo, ossia quante persone e quante cose ci sono a bordo dell’autovettura. Dopo che la spia della riserva (che ci preavvisa che il livello del carburante è sceso al minimo), in media, sarà possibile percorrere non più di 50 km/h, procedendo a velocità moderata.

Alcuni dei principali rischi nei quali si può incorrere in questa situazione sono, ovviamente, il rischio di restare a secco; per questo controlla sempre preventivamente se nei dintorni del luogo in cui ti trovi, anche se capiti lì per la prima volta, la presenza di pompe di benzina nelle vicinanze. Per farlo ti basterà il tuo telefono. Ma c’è anche il rischio di incorrere in inconvenienti più gravi: infatti, nel serbatoio possono accumularsi sedimenti che, nel caso in cui il livello del carburante sia particolarmente basso, posso portare all’intasamento proprio dei filtri del carburante.

Vettura che fa rifornimento (Depositphotos)
Vettura che fa rifornimento (Depositphotos foto) – www.sardegnaoggi.it

Come evitare tali pericoli?

Da non trascurare l’accumulo di condensa nel serbatoio, causato dall’umidità presente in aria, che si infila nel serbatoio e si mescola con il carburante, andando a creare potenziali danni per il sistema di alimentazione. E poi non possiamo negare che un serbatoio quasi completamente vuoto può mettere in pericolo non solo in veicolo, ma anche l’automobilista che lo conduce e gli altri utenti della strada. La vettura potrebbe, infatti, spegnersi da un momento all’altro, comportando un’avaria del veicolo, aumentando potenzialmente il rischio di un incidente.

Per evitare di incorrere in problematiche serie non bisogna commettere sforzi particolari. E’ sufficiente mantenere il serbatoio pieno per almeno un quarto della sua capacità, recandosi al più presto possibile presso una stazione di rifornimento, non appena la spia della riserva comparirà sul nostro cruscotto.