Legambiente promuove la diffusione dell’energia eolica e si schiera a contrasto di un’altra associazione. Ecco cosa è accaduto
L’energia eolica rappresenta una preziosissima fonte di energia pulita, rinnovabile ed inesauribile. Per la sua produzione viene sfruttato il movimento dell’aria sulla terra e si tratta di un’opzione in costante crescita, rappresentando il futuro dell’energia sostenibile.
I trend positivi suggeriscono che entro la fine del corrente decennio, l’energia eolica potrà rappresentare fino al 20% della domanda elettrica globale. Se tali stime dovessero rivelarsi effettive il mondo intero potrebbe beneficiarne, considerando che l’emissione di CO2 nell’aria verrebbe ridotta di oltre 3 miliardi di tonnellate all’anno.
Ma come è possibile produrre energia direttamente dal movimento dell’aria? Questo processo avviene mediante le pale eoliche, che sottraggono al vento parte della sua energia cinetica, trasformandola in energia meccanica. Nello specifico, il vento alimenta naturalmente le pale che fanno girare il generatore. Quest’ultimo, a sua volta tramuta l’energia in elettrica.
Gli impianti eolici si distinguono in due categorie, in base alla loro collocazione: on shore, installati sulla terra ferma, ed off shore, ubicati direttamente in mare, che consentono condizioni decisamente fruttuose per la conversione dell’energia.
Cosa è successo?
Legambiente, nota per essere una delle principali associazioni ambientaliste d’Italia, ha recentemente condannato l’associazione romagnola Visit Riccione per via di una specifica campagna che riguarda proprio l’energia eolica. Tale iniziativa si schiera apertamente contro il progetto di un parco eolico che dovrebbe sorgere a pochi km dalla costa romagnola, nel pieno del Mar Adriatico. Sono state molte le persone che hanno sostenuto la battaglia di Visit Riccione, articolatasi mediante l’invio di numerose mail e lettere all’indirizzo delle autorità, a partire dal Governo fino ad arrivare al Comune. Le lamentele, in particolare, evidenziavano la necessità di una verifica dei vincoli posti durante la VIA (Valutazione dell’Impatto Ambientale).
L’associazione Legambiente ha bollato l’iniziativa come inutile ed allarmistica, affermando che sono proprio queste le opere di protesta che causano rallentamenti nella transizione ecologica del mondo intero. Legambiente ha, in particolare, affermato che tali campagne contribuiscono ad accrescere il pregiudizio dei cittadini sull’energia eolica, impedendo loro di ricevere informazioni concrete e affidabili in merito ai benefici che tale processo potrebbe portare.
Legambiente risponde duramente
Il duro contrasto di Legambiente in merito all’iniziativa, trova le sue radici nella volontà di promuovere un vero e proprio cambiamento culturale, evidenziando la necessità di istruire e sensibilizzare le persone in merito alla possibilità d’installazione di impianti sostenibili e rinnovabili. Molti di coloro che si sono schierati contro l’eolico hanno motivato la propria posizione affermando che la collocazione delle pale possa inquinare visivamente il paesaggio. Legambiente ha impugnato tale polemica a suo favore, facendo notare come la costa sud della Romagna sia già stata ‘contaminata’ dalla presenza delle piattaforme petrolifere che, oltretutto, nel corso degli anni hanno causato danni gravi e concreti, al contrario degli effetti producibili dall’energia eolica.
L’associazione ambientalista rinnova il proprio sostegno ai parchi eolici, evidenziandone la fondamentale funzione che potrebbero ricoprire, in alternativa a sistemi che genererebbero impatti ambientali decisamente peggiori. Il senso di dubbio e perplessità che si cerca di diffondere fra i cittadini è totalmente infondato, così come la contrarietà motivata dall’occupazione dei parchi eolici nei paesaggi ambientali. Questo tipo di energia è tra le più sostenibili e convenienti al mondo e solo sfruttandola a pieno potremo aiutare significativamente il nostro pianeta.