Nelle elezioni si conferma l’ampia maggioranza dei voti ottenuti dal Labour. Il leader pronto a incontrare re Carlo.
Nel Regno Unito si vota oggi, giovedì 4 luglio, dalle 7 di mattina alle 22 di sera ora locale, per rinnovare i 650 seggi della Camera dei Comuni e hanno vinto i Labouristi, ma senza una chiara maggioranza.
Elezioni nel Regno Unito: i risultati
È stato possibile anche votare via posta: le autorità prevedono che oltre 10 milioni di persone scelgano questa modalità, il 20% in più rispetto al 2019. Tuttavia, ci sono state polemiche per i ritardi nella spedizione di migliaia di schede elettorali.
Più di 90 collegi elettorali hanno segnalato problemi nella ricezione delle schede: per essere contati, i voti postali devono arrivare al seggio entro la chiusura delle urne.
I sondaggi elettorali per le elezioni nel Regno Unito del 2024 erano stati chiari: i Laburisti sono in netto vantaggio rispetto ai Conservatori, con Reform e il Green Party in crescita rispetto al voto del dicembre 2019.
Secondo il sondaggio di YouGov, i Labour erano al 47%, più del doppio dei voti previsti per i Tory. Le recenti vicende giudiziarie sembrano aver indebolito il Partito Nazionale Scozzese (SNP), mentre la destra di Reform è in doppia cifra.
Una proiezione dei seggi elaborata da Survation alla vigilia delle elezioni suggerisce una maggioranza record per i Laburisti, che potrebbero ottenere 484 seggi.
Un ruolo importante lo avranno anche i partiti locali: oltre all’SNP in Scozia, in Galles è forte Plaid Cymru, mentre in Irlanda del Nord la sfida è tra il Partito Unionista e gli indipendentisti di Sinn Féin.
Secondo i sondaggi, i Laburisti dovrebbero ottenere una schiacciante maggioranza alle prossime elezioni, con Keir Starmer destinato a diventare il futuro primo ministro del Regno Unito. E così è stato.
Keir Starmer infatti, leader dei Labouristi, sarà il prossimo primo ministro del Regno Unito, succedendo al conservatore Rishi Sunak. I Tory hanno ottenuto pessimi risultati, a vantaggio della destra di Nigel Farage e dei Liberali.
Su un totale di 650 seggi, i Labouristi hanno ottenuto 403 seggi, i Conservatori 111 e i Liberali 69. Il partito Reform UK ha eletto 4 deputati. La legge elettorale britannica è di tipo maggioritario: in ogni collegio, viene eletto il candidato che prende più voti.
Di seguito i risultati delle elezioni nel Regno Unito 2024, con informazioni sui candidati, i dettagli della legge elettorale e i sondaggi pre-elettorali.
Le elezioni Regno Unito 2024 si sono svolte in data 4 luglio dalle ore 8 alle ore 23, orario italiano. Questi sono i risultati ufficiali con alcuni seggi che ancora devono essere assegnati. L’affluenza alle urne è stata del 59,7%.
Per ottenere una maggioranza alla Camera dei Comuni, un partito deve ottenere almeno 326 seggi su un totale di 650.
In totale poco meno di 50 milioni di elettori che saranno chiamati a votare per il rinnovo della Camera dei Comuni, con il leader del partito o della coalizione che ottiene la maggioranza che automaticamente diventa il primo ministro.
I leader dei partiti di conseguenza sono i candidati al ruolo di primo ministro anche se non vengono eletti direttamente, con il premier in carica conservatore Rushi Sunak che ha intenzione di continuare la sua esperienza a Downing Street.
I Laburisti invece si presenteranno con Keir Starmer nelle vesti di candidato, mentre il Partito Nazionale Scozzese dopo le recenti turbolenze ha ora come guida John Swinney. Per i Liberali in campo c’è Ed Davey, dal 2020 al timone del partito.
La destra di Reform a sorpresa avrà come candidato Nigel Farage, con il Green Party che invece si presenta con il tandem formato da Carla Denyer e Adrian Ramsay.
La legge elettorale in vigore nel Regno Unito per le elezioni generali segue la regola del “first-past-the-post”, ovvero un sistema di voto puramente maggioritario che si basa su collegi uninominali.
Per eleggere i 650 componenti della Camera dei Comuni, il Regno Unito viene diviso in altrettanti collegi uninominali dove viene eletto il candidato – uno per ogni partito – capace di ottenere anche un solo voto in più rispetto all’avversario.
Come detto il leader del partito o della coalizione che al termine delle elezioni riesce a ottenere la maggioranza alla Camera dei Comuni – pari a 326 seggi -, diventa automaticamente il primo ministro del Regno Unito.
Come abbiamo visto nell’ultima travagliata legislatura – i Conservatori sono passati da Boris Johnson a Rushi Sunak passando per Liz Truss -, se cambia il leader del partito di governo automaticamente c’è un avvicendamento anche per quanto riguardo il ruolo di premier.